Domani pomeriggio alle due il Parma sarà di scena al Mocca per il XVIII turno d’Andata di Serie B. Se l’anno scorso di questi tempi ci avessero pronosticato che l’Alessandria un anno dopo avrebbe incontrato in campionato i Ducali ci saremmo messi a ridere, anche nel caso che la previsione ci fosse stata comunicata dalla Dea Eupalla. Sia perché una possibile retrocessione del club emiliano dalla Serie A, senza interventi extra campo era inverosimile, e sia, ancor più, rispetto alla possibilità dei Grigi di conquistare una promozione in cadetteria dopo 10 lustri. L’imprevedibilità è una delle caratteristiche tipiche del calcio, diversa da tante altre discipline sportive. Prevedere oltre la banalità è difficile, capire invece il perché di certe evoluzioni… lo è forse di più. Poi, una mente competente e in buona fede abituata ad analizzare e studiare certi fenomeni, arriva magari a razionalizzare certe sorprese ma a prevederle mai. Parlare e illustrare i nostri prossimi avversari, se da un lato è sostanzialmente facile perché di questa squadra ha parlato chiunque, valutare oggettivamente i risvolti del capitombolo in B tutt’altro che annunciato della stagione scorsa e delle difficoltà incontrate in questo girone d’andata, non è cosa semplice. Se poi si scorre l’elenco degli elementi della rosa attuale ci si interroga come i Bianco crociati possano avere raccolto solo 20 punti in 17 partite e siano assestati a 3 punti sopra la zona playout alla pari della Spal. L’allenatore che era stato individuato dalla dirigenza e dal DS Pedersoli in prima battuta è stato Maresca, ex collaboratore di Guardiola, al primo incarico da titolare su una panchina di prima squadra dopo interessanti esperienze all’estero. Un Parma, quello costruito in estate non facile da assemblare, vista la presenza di tanti galli nel pollaio e tanti solisti ma con lacune in mezzo al campo. Risultato: vorrei ma non posso. Un mesetto fa, defenestrato a furor di popolo il giovane ma supponente mister, arriva Iachini il quale, forte di 4 campionati vinti in B e una serie di buoni risultati ottenuti anche in A, sembra l’uomo giusto (a parte le smorfie di diniego di certi giornalisti nostrani da operetta) per risalire la china e sperare in un posto playoff a fine regular season. L’attuale organigramma societario è composto da Kyle Krause presidente, Pederzoli DS, Filippo Galli DT. In organico i nomi più prestigiosi sono quelli di Buffon e l’ex Colombi fra i portieri; Danilo, Coulibaly e Del Prato difensori; Brunetta, Camara, Juric, Schiattarella, Sohm, Traorè, Vazquez e l’ultimo arrivato Rispoli fra i centrocampisti; mentre fra gli attaccanti spiccano Inglese, Man, Mihaila, Tutino. Iachini opterà per il modulo 3-5-2 pensiamo pure per la trasferta di domenica al Mocca; quanto poi alla squalifica comminata al mister emiliano ed ex mediano mandrogno che gli negherà la possibilità di assistere alla partita nella sua posizione abituale, ribadiamo la cosa giusto per la cronaca, in realtà riteniamo che questo aspetto avrà un’incidenza minima sugli equilibri del match. Il Parma è dotato di una rosa sterminata di 37 elementi, gli stranieri sono 23 mentre l’età media complessiva è di 25,5 anni. Il bilancio trasferimenti estivi si è chiuso con un esborso di 22 milioni di euro, mentre il monte stipendi potrebbe equivalere a quello della Mercedes Benz. Alcuni dei giocatori su citati sono, a ben guardare, fuori categoria (Buffon, Danilo, Schiattarella che non sarà della partita, Brunetta, Vazquez, Inglese, Tutino, benché gli ultimi 4, secondo noi, conoscendo Iachini non saranno in campo tutti assieme). Per il resto al Mocca domenica ci si prepara il tutto esaurito e sarà un appuntamento impagabile.
E come rispondeva Nereo Rocco a chi gli augurava alla vigilia di una partita che “vincesse il migliore” lui, come facciamo noi oggi, rispondeva franco: “Speremo de no”!