Casale Monferrato – Avrebbe detto in famiglia che l’atteso giorno della laurea era arrivato e di prepararsi per l’importante momento. In realtà – gli investigatori parlano di voci ricorrenti – non avrebbe frequentato l’università e, pertanto, sostenuto nessun esame. Una delusione troppo forte da sopportare, al punto da pensare di farla finita. Il 24enne si allontana da casa. Il commissariato di Casale, cui si rivolge l’amico al quale sono arrivati messaggi whatsapp dove il giovane avrebbe confidato tutto, segnala la scomparsa. Attivato il piano di ricerche da parte di tutte le forze dell’ordine, mentre la protezione civile nella zona di Terranova – dove è stato rintracciato per l’ultima volta il segnale del telefono cellulare – sta mettendo le barche nel fiume, intorno a mezzanotte, il ragazzo è rintracciato da una pattuglia del NOR Aliquota Radiomobile dei Carabinieri. Nella centrale via Roma il capitano Christian Tapparo (comandante della Compagnia di Casale Monferrato) e il luogotenente Riccardo De Momi (comandante della Stazione), lo trovano e soccorrono. È sdraiato a terra, ha tagli alle mani sporche di sangue e continua a perderne. Pallido, non sta bene, è molto confuso e scosso, continua a ripetere: “Mi dispiace”, senza però dare nessuna spiegazione. Aperto il giubbotto, i militari notano una profonda ferita lacero-contusa sul lato sinistro del collo; con sé il ragazzo ha un coltello affilato. Trasportato in ospedale dal 118, arriva al pronto soccorso la madre, fortunatamente il figlio non è in pericolo di vita. Ma, di certo, dovrà fare ordine e ricominciare.