Dopo l’epopea di Lillo Foti, presidente storico e visionario della Reggina anni 2000, protagonista di 7 campionati consecutivi nella massima serie, l’avventura è finita in modo inglorioso con la sparizione dello storico club calabrese. Dopo una laboriosa, al solito, ripartenza dal gennaio 2019 Luca Gallo compra la Reggina che militava in Serie C. Il Presidente Gallo è un romano di origini calabresi fondatore e titolare della M&G, una grossa azienda che si occupa di servizi alle imprese e occupa 10.000 lavoratori con un portafoglio di 3.500 clienti. Il DS è Massimo Taibi, ex portiere di Milan e Manchester U., fra le altre. Comincia la gavetta in Serie D poi passa a collaborare col Bologna e assume l’incarico che ancora oggi occupa a Reggio C., stavolta titolare della scrivania e ultimamente pure Responsabile del Settore Giovanile. Il Direttore Generale è Massimo Mangiarano ma è una figura che pare fuori da tutte le strategie sportive del club. Reggio Calabria è la seconda città più popolosa della Regione grazie a 170.000 abitanti e anche la provincia è popolosa (560.000 anime contro le 400.000 di Alessandria). Tra l’altro, a quanto ne sappiamo, il nostro DS Artico ex giocatore granata, ha lasciato buoni ricordi e tanti amici alle pendici della Sila, al punto che sono molti i giocatori arrivati in Alessandria provenienti dal club calabrese. Due anni fa, con Mimmo Toscano in panca, la Reggina ha vinto il suo Girone di C grazie anche a un buon contributo di gol di Corazza (altro ex) che, vinto il campionato, non ha avuto la soddisfazione di giocare in Calabria in categoria superiore ed è ingaggiato in riva al Tanaro riconquistando la B, benché, stavolta, non risulterà determinante per la vittoria del campionato come invece lo era stato nell’annata precedente. Nel Campionato cadetto 2019/2020 la Reggina si piazza all’11° posto con in panchina Toscano, vincitore della C1 l’anno prima, fino a Dicembre, e poi gli succede Baroni (ora mister del Lecce di Corvino): alla fine la formazione di Taibi totalizza 50 punti in 38 partite, un buon punteggio che non le consente però, per un’incollatura, di accedere ai playoff per giocarsi la Serie A. La partenza di Baroni verso il Salento ha suggerito al club calabrese l’ingaggio di un mister considerato in categoria una garanzia, per militanza, esperienza e risultati colti in carriera su svariate panchine cadette, nonché ex punta apprezzata in casa granata: Aglietti. L’allenatore toscano è rimasto scottato dalla sparizione improvvisa ma annunciata del Chievo, club che aveva condotto durante la stagione precedente in B con risultati apprezzabili. Quando in estate Aglietti ha accettato la panchina granata ha puntato, almeno stando alle dichiarazioni in sede di presentazione, sul collaudato 4-4-2 suo modulo prediletto. Purtroppo nell’ attuale organico sono presenti mezze punte e punte esterne come se piovesse e pare che Taibi non sia riuscito a piazzare quei giocatori pur talentuosi che, con con il 4-4-2 auspicato c’entrano poco, anzi, fra cui l’ex Bellomo, grazioso omaggio portato ad Alessandria da Sensibile, sperando nel recupero del fantasioso giocatore barese che si era perso per strada. Purtroppo il nostro novello pollicino non ha trovato in mandrognìa terreno fertile e si è rimesso in carreggiata invece prima a Salerno e poi in Calabria. La Reggina in questa stagione è partita con il piede giusto grazie agli ottimi risultati iniziali, poi si è persa per strada e le 5 sconfitte consecutive pesano come un macigno sulla credibilità di Aglietti il quale pare caduto in confusione, prima virando su moduli diversi e poi sul 4-2-3-1, quello più assimilabile al 4-4-2 agognato. Inoltre si sono rivelati autentici flop le “stelle” che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto rappresentare quel quid in più: l’honduregno ex Toro Rivas e il francese Menez, entrambi centrocampisti offensivi che, nel modulo preferito dal mister, fanno fatica. Domenica sera al Granillo, davanti al solito pubblico entusiasta e numeroso, scenderà in campo una squadra, pensiamo e speriamo (siamo i soliti sportivoni) piena di problemi tattici che, speriamo, non risolvano negli ultimi allenamenti. Adesso un’ipotesi di formazione per dei Granata domenica: Turati, Adjapong, Stavropulos, Regini, Di Chiara, Bianchi, Crisetig, Laribi (Ricci), Cortinovis, Galabinov, quindi visto così diremmo un 4-2-3-1. Per Longo invece solita difesa “a tre”, due mediani centrali, due centrocampisti laterali, un giocatore fra le linee e due punte sfalsate.
A domenica per le Pagelle di Cichinisio.