Alessandria – Domenico Ravetti (Pd) sembra essersi tirato fuori dalla corsa alle amministrative di Alessandria del 2022. Sui social l’ex sindaco di Castellazzo Bormida e attuale consigliere regionale del Pd ha affermato: “Ho provato a dirlo utilizzando un linguaggio appropriato in base ai diversi interlocutori, non ho nulla da rimproverarmi in questo senso, ma vedo che non è bastato, così lo scrivo e ne lascio traccia: non è all’ordine del giorno la mia disponibilità a candidarmi a sindaco della città di Alessandria nel 2022.
Non voglio essere il velo da utilizzare per coprire un ipotetico vuoto e nemmeno voglio essere usato strumentalmente, in positivo o in negativo, per le beghe congressuali del PD. Mi pare troppo poco per il destino di una città. Io voglio bene ad Alessandria, è la mia città di riferimento, pur con le difficoltà dei nostri tempi so molto bene cosa dovrebbe fare un sindaco per renderla migliore di come l’hanno combinata. A dire il vero non sarebbe nemmeno un’impresa cambiarla in meglio considerate le attuali situazioni. Ma l’alternativa vincente al sindaco e alla maggioranza che amministra Alessandria esiste e la via per proporla ai cittadini è praticabile. Bisogna mettersi in cammino presto con determinazione e coraggio. Serve un gruppo coeso, una bussola, una guida e il sincero desiderio di occuparsi degli alessandrini. Serve una spontanea corrispondenza sentimentale tra la città e la sua guida che è qualcosa in più di una pur necessaria iniziale indicazione. Le persone per questo viaggio non mancano. Il nome più adatto alla candidatura a sindaco mi pare essere quello di Giorgio Abonante.
È il candidato del segretario provinciale Otello Marilli ed è il candidato che nessuno mette in discussione tra i candidati alla segreteria del PD alessandrino. Si muova da candidato, perché fino ad ora non lo ha fatto, forse perché condizionato più dalle voci di corridoio che dalle voci della città.
Per quanto mi riguarda l’impegno che ho preso con i cittadini nel 2019 è quello di rappresentarli in Consiglio regionale del Piemonte. Da lì posso aiutare anche la città di Alessandria a ritornare al centro delle disattenzioni del centrodestra”.