Torino – Farmacie assaltate con code interminabili e attese anche di quattro o cinque ore. È lo scenario che c’era venerdì a Torino, ma probabilmente anche in buona parte d’Italia, coi dissidenti del vaccino che hanno aspettato l’ultimo momento per fare il tampone per ottenere il Green Pass e si sono trovati davanti al tutto esaurito.
Necessario, alla fine, anche l’intervento della Polizia con due volanti che sono arrivate nel pomeriggio davanti alla farmacia San Salvario di via Madama Cristina dove, intorno alle 16 c’erano centinaia di persone e il personale della farmacia è stato costretto a mettere un freno e fissare a un certo punto della coda, lunghissima, il termine del servizio.
Molti quelli che chiedevano come fare ad andare al lavoro senza tampone ma una soluzione non c’è. Chi doveva andare, stamane, a lavorare ha preferito rinunciare ad un giorno senza stipendio per poi ritentare oggi. Qualcuno, sabato, ha chiamato il medico per tentare all’ultimo la strada della mutua. Gli addetti ai tamponi non hanno quasi il tempo per fare una pausa, insomma è il caos.
Alla regia Farmacia di via XX Settembre stesso scenario con un gazebo messo all’esterno per evitare che chi andava in farmacia per le medicine perdesse tempo ad aspettare in coda per il tampone. Altrove c’erano addetti che tenevano le due file separate. Stesso copione alla farmacia di corso Vittorio Emanuele II, all’angolo con via Accademia Albertina. Anche qui la coda occupava tutto il marciapiede e parte del controviale.
Intanto nella rete regionale degli hotspot partita a rilento sabato, sono stati eseguiti 1.400 tamponi, 5.600 quelli eseguiti dalle farmacie aperte di domenica, un numero che oggi è probabilmente destinato ad aumentare visto che tornano operative tutte le farmacie che ieri erano chiuse per riposo.