Robert e Michael Hartono sono due fratelli indonesiani che due anni fa hanno comprato il Como calcio portandolo in Serie B. Proprio il Como sarà il prossimo avversario dei Grigi sabato 18 alle ore 18,30 sulle rive del Lario. Il loro AD è Dennis Wise, ex bandiera e capitano del Chelsea, prima consulente tecnico ora CEO, mentre Ludi è DG e DS. Allenatore dal dicembre 2020 è invece Giacomo Gattuso (nella foto) il quale, dopo una lunga trafila nelle giovanili del Novara, si è ripreso la panchina al posto di Banchini di cui faceva il secondo. Detta così questa storia dice poco se non per il fatto che rispolvera ricordi che rimandano al vetusto Stadio Sinigaglia situato in una posizione deliziosa in riva al lago nobilitato da una stupenda corona di montagne intorno. Il club lariano ha battezzato calciatori di spessore internazionale (Tardelli, Serena, Zambrotta, Curi, Zambrotta, Notaristefano, Barella) oltre ad aver militato in A in tempi non proprio preistorici. La passata stagione ha lottato contro l’Alessandria ingaggiando un testa a testa all’ultimo sangue arrivando primo nel girone A della C. Detta così sembra una delle nostre classiche “avversarie storiche” che in certi momenti della nostra epopea calcistica pluricentenaria si è avvicendata assieme ad altre. Sembra, ma il Como ultima edizione ha peculiarità davvero sorprendenti. Partendo dalla proprietà. I fratelli Hartono sono alla testa del primo gruppo imprenditoriale indonesiano del valore di oltre 40 bilioni (bilioni, avete letto bene) di dollari e la rivista Forbes li accredita fra gli 89 uomini più ricchi del pianeta. Zhang dell’Inter è al 339° posto, Berlusconi 327° e Commisso 352°, giusto per capire. Il Como quindi detiene la proprietà di gran lunga più “corazzata” di tutto il calcio italiano. E non pensiamo, discorso valido anche per il munifico proprietario stelle e strisce del Pisa, che questi patron siano dei “ricchi scemi”, anzi. L’attuale Ceo comasco a casa sua è un personaggio di prima grandezza e si sta impegnando in prima persona per il rilancio del club lombardo. Ludi è il “braccio armato” della società, anagraficamente giovane, emergente nel ruolo di manager sportivo dopo una decente carriera di calciatore e con alle spalle la prima esperienza di dirigente a Novara. Questo personaggio è la dimostrazione che in questa categoria i ruoli di Direttore Generale e Sportivo sono compatibili anche se individuati nella stessa persona. I due passaggi consecutivi dalla D alla C, e poi alla B, a Como sono stati metabolizzati con buona disinvoltura e nell’ultimo calciomercato Ludi ha cambiato tanto, intervenendo laddove si sentiva il bisogno di rimpolpare la rosa con giocatori adatti alla nuova categoria, sia dalla D alla C, che dalla C alla B. Nel reparto offensivo, pur confermando le punte titolari che avevano vinto il campionato Legapro, sono stati ingaggiati Cerri, La Gumina e la giovane speranza diciannovenne gambiana Lovumbo, con Gliozzi in alternativa. Poi gli esterni bassi Ioannou, Vignali (l’anno scorso con 20 presenze in A) e il possibile totale recupero di Varnier che, in prospettiva, può diventare il pezzo più interessante dello scacchiere comasco. A tal proposito possiamo dire che il mercato dei lariani non ha difettato certo per fantasia e coraggio, poi il campo ci dirà se certe scommesse saranno vinte e, nel caso, quali. Una cosa è certa: le due punte Cerri e La Gumina, arrivate in prestito annuale, sono accreditate di uno stipendio netto annuale rispettivamente di 1 e 1,5 milioni di euro. È probabile che le case madri intervengano con un contributo per il pagamento degli emolumenti di questi giocatori ma, anche se fosse, si tratta comunque per la società lacustre d’un esborso pesante per due soli elementi fra i 27 in organico. Organico che ha un’età media interessante e un parco giocatori in totale proprietà decentemente capitalizzato. Nonostante queste premesse il Como ha ora sei punti in classifica (i Grigi 4) e, se dovesse finire il campionato in questa posizione, dovrebbe disputare i play out per non retrocedere, tutto questo nonostante la vittoria colta meritatamente a Brescia nel turno pre-sosta per 4-2. Tre punti pesanti quindi colti a domicilio della compagine allenata da Pippo Inzaghi, tra le favorite per la vittoria finale in cadetteria che arrivava da uno score prestigioso. Le operazioni di costruzione del nucleo portante nel collettivo comasco non pare completata e alcune gerarchie nei ruoli sono ancora da individuare da parte di mister Gattuso, calcisticamente lariano doc, prima secondo poi promosso titolare a stagione in corso su una panchina quanto mai ambita. I Grigi arriveranno sul lago sabato prossimo ricaricati dalla vittoria casalinga ottenuta contro il Cosenza e spalleggiati da un buon numero di appassionati al seguito, sperando che la serie di risultati positivi si allunghi.