Casale Monferrato (Max Corradi) – C’è un documento che hanno firmato i sindacati spedito ai curatori che lo hanno reso controfirmato, ma tutto resta come prima. In quel documento i sindacati si oppongono alla rinuncia ad eventuali richieste tardive su arretrati non corrisposti ma c’è la manleva che impegna i lavoratori a non aprire cause legali contro i fallimenti di Omc, Cpe e Cerutti Srl. Insomma, e per farla semplice (dite sì e dite no, il resto viene dal Maligno), i sindacati difendono ciò che non c’è più a causa della manleva-killer. Le richieste tardive sarebbero state a proposito dei crediti arretrati vantati dai lavoratori (stipendi) che sono scomparsi e nessuno può ormai rivendicarli, e che saranno in parte compensati (chissà, può darsi, non si sa, chissà chi lo sa, vai avanti tu che a me vien da ridere) dal piano sociale (?). In queste condizioni tragicomiche i sindacati hanno avuto il becco di chiedere ai dipendenti di firmare l’accordo, mentre è ancora in sospeso la cassa integrazione retroattiva dal 1° luglio.
Tutto ciò dimostra che i dipendenti sono chiamati a firmare la loro condanna a morte.
Contenti loro… avanti o popolo!