Novi Ligure – Prosegue la cassa integrazione all’Ilva di Novi Ligure con altre tredici settimane per lo stabilimento Acciaierie d’Italia.
Disappunto tra i lavoratori dello stabilimento di strada Boscomarengo, avviati a concludere per fine mese la prima tranche dell’ammortizzatore sociale sempre di 13 settimane. Il documento della nuova “cassa” è stato ricevuto ieri anche da Fim, Fiom e Uilm che, da parte loro, chiederanno la ripresa della trattativa.
Nel dettaglio, la nuova cassa integrazione, secondo quanto sostenuto da direzione di Acciaierie d’Italia, è stata applicata a causa dell’emergenza covid e per i riflessi negativi sui volumi produttivi. Dunque ulteriori 13 settimane sul sito novese, a partire dal 25 settembre.
La “cassa” riguarderà 150 dipendenti, tra quadri, impiegati e operai. Il personale che sarà posto in sospensione dal lavoro sarà deciso in base a criteri riguardanti gli impianti in funzione, le professionalità e il tipo di lavorazione a cui sono dedicati.
Da parte loro i sindacati chiederanno, in un confronto che dovrebbe tenersi già oggi, la continuità di un tavolo di concertazione che possa portare a definire il piano industriale definitivo che tenga conto non solo delle prospettive di rilancio produttivo, ma anche della sicurezza dei lavoratori.