Asti – Come una mannaia sono giunte le prime sospensioni fino al 31 dicembre notificate a quattro dipendenti Asl che non si sono presentati per il vaccino dopo lettere e solleciti. Altre comunicazioni, una dozzina, riguardano collaboratori esterni all’azienda, per cui le segnalazioni hanno raggiunto gli ordini di competenza o i rispettivi datori di lavoro, che provvederanno alla sospensione. Attualmente, sul territorio di competenza dell’Asl di Asti, risultano complessivamente 220 posizioni da sanare: in queste rientrano 50 dipendenti diretti Asl, perché 70 dei 120 che nelle scorse settimane erano stati raggiunti dai solleciti si sono sottoposti al vaccino. Con termini e solleciti in scadenza, altre comunicazioni partiranno nelle prossime ore, almeno una dozzina. L’avvio delle procedure risale ai primi di agosto quando erano partite le prime lettere di diffida indirizzate a 600 sanitari non ancora vaccinati e residenti nel territorio di competenza dell’Asl di Asti. Tra i 600 destinatari delle lettere (posta certificata o raccomandata a domicilio), si contavano 120 dipendenti diretti dell’Asl su circa 2.100. Altri 500 circa sono dipendenti di altre aziende sanitarie o impegnati nella professione privata.