Alessandria – Sono stati comunicati stamane, da Arpa Piemonte, gli esiti delle analisi compiute a seguito dell’incendio alla discarica di Castelceriolo dello scorso 14 agosto. Secondo quanto riferito, in un comunicato ufficiale, da parte dell’Agenzia, “la presenza di numerosi prodotti della combustione è stata misurata solo all’ interno dell’ azienda in prossimità del rogo in corso di spegnimento, mentre per il campione effettuato all’esterno, nella frazione di Spinetta in direzione di ricaduta fumi, le concentrazioni di questi composti sono risultate inferiori al limite di rivelabilità e di conseguenza non significative se confrontate con valori guida per l’esposizione “pubblica” alle sostanze pericolose”.
“Per quanto riguarda le diossine (PCDD/F) – si legge ancora nel comunicato – la durata dell’ incendio del 14 agosto, di circa 4 ore, è risultata non compatibile con i tempi di allestimento della postazione e di campionamento per la ricerca dei microinquinanti in atmosfera che richiede 5-7 ore come tempo minimo di campionamento per raggiungere il limite di rilevabilità strumentale per tale famiglia di composti. In alternativa la determinazione è stata effettuata su un campione di ceneri prelevate a posteriori sul luogo dell’ incendio. Il valori di concentrazione di PCDD/F nelle ceneri sono risultati inferiori anche ai limiti più restrittivi previsti dalla normativa per l’ammissibilità in discarica di rifiuti non pericolosi. Questo risultato, insieme alla breve durata dell’ evento, porta ad escludere un incremento dei valori di fondo di diossine nei comparti ambientali interessati dalle ricadute dei fumi”.