San Giorgio Monferrato (Gianni Patrucco) – L’accordo firmato ieri tra sindacati e Bobst è un palliativo che non risolve niente ma proroga di tre mesi una fine annunciata. Ergo, i dipendenti prenderanno fino a dicembre la cassa integrazione straordinaria, e poi basta: niente lavoro e niente soldi. Ieri nell’incontro a San Giorgio Monferrato cui hanno partecipato anche curatela e Regione è stata raggiunta un’intesa sugli incentivi all’esodo, ma è tutto poco chiaro, fumoso, inconsistente. L’intesa è di massima e non specifica, per cui di sicuro non c’è ancora niente, perché prima bisognerà passare dal Tribunale di Vercelli per avere la certezza che l’iter possa essere compiuto senza problemi. L’altra questione sul tavolo era quella relativa al piano sociale. Curatela e Bobst, che si è aggiudicata l’asta sui fallimenti dei rami della Cerutti, dopo il rilancio della cordata di Rinascita, avevano già manifestato aperture per andare incontro alle richieste avanzate dai sindacati. Un accordo di massima nelle due ore di trattativa è stato raggiunto: gli incentivi all’esodo, che riguardano oltre 250 lavoratori, sono cresciuti rispetto ai 7.000 euro che sarebbero spettati a ciascun lavoratore con la cifra iniziale che era di 1.860.000 euro, giudicato troppo esiguo dalle organizzazioni sindacali.
E quelli della cooperativa? Che fine faranno?
La solita aria fritta? Staremo a vedere.