Tiglieto – I carabinieri stanno indagando sulla morte d’un culturista morto d’infarto prima di ferragosto. Si tratta di F.C., 33 anni, body builder genovese molto noto nel mondo del culturismo italiano. Durante la perquisizione domiciliare gli uomini della Benemerita nel suo zainetto, sequestrato su disposizione del sostituto procuratore Giovanni Arena che coordina l’indagine, hanno trovato farmaci e anabolizzanti, sostanze che, secondo quanto si ipotizza, la vittima avrebbe assunto per diverso tempo mentre partecipava alle gare di body building. Nello specifico i militari hanno trovato del nandrolone e steroidi. La morte del giovane è stata denunciata dalla fidanzata che ha chiamato i carabinieri due ore dopo il decesso. Ora spetterà al medico legale Maria Lucrezia Mazzarella, che ha effettuato l’autopsia, stabilire se la morte di F.C. è correlata all’assunzione di quelle sostanze. Per questo il medico legale ha effettuato anche gli esami tossicologici per capire il tasso di sostanze proibite presenti nel sangue dell’uomo. La vittima era un assiduo frequentatore delle palestre e negli ultimi anni aveva partecipato anche a diverse gare di body building a livello nazionale. Originario di Genova, si era trasferito da qualche mese a Tiglieto dove aveva iniziato a lavorare come fornaio e aveva ristrutturato una casa. Il sostituto procuratore Giovanni Arena ha anche delegato una serie di accertamenti ai carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità che sono esperti, appunto, nella lotta al traffico di sostanze dopanti vendute su internet in maniera irregolare, oppure che sono riservate alla cura di malattie gravissime, come i tumori. Carabinieri del Nas stanno cercando di risalire ai canali di vendita che ha utilizzato F.C. anche per capire se avesse assunto quelle sostanze proprio grazie alle sue amicizie nella cerchia delle palestre. Il tragico episodio si è verificato la sera del 10 agosto quando F.C. e la sua compagna, infermiera in un ospedale genovese, stavano trascorrendo una tranquilla serata in casa.
Rapida la successione dei fatti.
Il fornaio sta bene e prima del malore invia un selfie al padre, dal giardino.
Ma la situazione precipita in pochi istanti.
Subito dopo l’uomo dice alla compagna di sentirsi male e sviene.
È lei a dare l’allarme.
Contatta la centrale operativa del Genova Soccorso e gli pratica il primo massaggio cardiaco.
La mobilitazione è generale.
Sul posto arrivano l’automedica del 118 e la Croce Rossa locale.
Il miracolo non riesce e alla fine anche i medici si devono arrendere.
Il cuore di F.C. si ferma per sempre.
Nell’abitazione arrivano i carabinieri della stazione di Rossiglione.
La fidanzata consegna ai carabinieri quello zainetto pieno di medicinali.
Saranno i carabinieri poi a scoprire di cosa si tratta.
Le indagini sono in corso.