Alessandria – C’era da aspettarselo: il colosso danese dei trasporti via mare Maersck non sta a guardare e, dopo aver spostato il quartier generale del Tirreno a Vado Ligure, ha annunciato che investirà un miliardo di Euro nell’e-commerce. Tanto per cominciare. Nella galassia del gruppo armatoriale sono finite due aziende di e-commerce: la Visible Supply Chain Management, una società di logistica dell’e-commerce attiva negli Stati Uniti in grado di gestire 200.000 ordini al giorno e circa 200 milioni di pacchi all’anno, e la B2C Europe che fa la stessa cosa in Europa, con sede nei Paesi Bassi. È la contromossa degli armatori per contrastare Amazon, ribaltando la situazione, per cui il gruppo di Bezos che sembrava intenzionato a mangiarsi in un sol boccone diverse compagnie di shipping subisce un colpo basso da Maersk che risponde così con chi – Amazon – voleva monopolizzare la logistica. Ed ecco che in questo contesto può veramente recitare un ruolo di primaria importanza Slala, la società di logistica del Basso Piemonte, segno che l’integrazione dei trasportatori con la parte logistica è stata sostanzialmente completata: le compagnie di trasporto marittimo hanno comprato ferrovie, spedizioni, servizi, hanno integrato e investito anche sulla gomma. Mancava solamente l’ultimo miglio. Ultimo miglio che si chiama, appunto, Slala che fa proprio al caso di Amazon che, alleandosi con lei, può prendersi la rivincita in quanto è un’azienda capital light, cioè con investimenti bassi in infrastrutture, che potrebbero essere fornite proprio dalla società presieduta dall’avvocato Cesare Rossini. Anche perché sulla merce ad alto valore aggiunto la logistica di terra è ancora insostituibile e l’operatività è meno complessa rispetto alla flotta navale.