Ovada – Nuova interruzione sul tratto montano della statale 456 del Turchino. Una serie di massi sono caduti tra il ponte di ferro della linea Acqui–Genova e l’hotel Bellagio, alle porte di Gnocchetto. L’Anas ha deciso di avviare subito un piano di rilievi lungo tutti i versanti che lambiscono il tratto montano interessato per individuare altre eventuali situazioni di pericolo e risolverle a stretto giro.
L’azienda si ritrova, così, ad affrontare un altro problema in una zona già interessata da frane in passato. Il 23 luglio, tra l’altro, si attende la riapertura di un tratto interrotto da mesi. Non si parla di smottamento, almeno per ora, ma di un semplice distacco di detriti, con due grandi pietre di circa 30 centimetri per 40 precipitate lungo il fianco del monte e rimbalzate oltre la rete protettiva, finendo sull’asfalto. Così, anche quel tratto di statale è stato chiuso. Dopo un primo sopralluogo dei tecnici, ieri, si è comunque scelto di non vietare del tutto il transito. Grazie a un presidio di sicurezza svolto anche di notte da un addetto Anas è stato consentito, esibendo i documenti, il passaggio ai residenti, ai clienti dell’hotel Bellagio e ai dipendenti degli Autogrill dell’A26, che entrano in area di servizio subito dopo il nuovo sbarramento.
Oggi è attesa un’ispezione approfondita che consenta di valutare la situazione e decidere il da farsi. Anas, che ha già individuato un altro paio di punti fragili, ha inoltre deciso di estendere a tappeto il controllo di tutti i versanti, stanziando un budget per rimuovere subito altri massi pericolanti ed evitare problemi in futuro.