Torino (Giulia Giraudo) – Nell’ex capitale dell’auto oggi si incentiva l’uso di bici e mezzi pubblici. Il Comune paga gli abbonamenti per i mezzi pubblici e quelli in sharing. Il progetto, chiamato Maas (Mobility as a service) e pensato da Palazzo Civico due anni fa, ora entra nel vivo. Da ieri e fino al 2 agosto, infatti, sono aperte le candidature per aderire alla sperimentazione per i buoni mobilità, che partirà il primo giorno di ottobre. Non tutti potranno farsi avanti. Gli aventi diritto devono essere maggiorenni, residenti a Torino e avere un Isee sotto la soglia dei 50.000 euro. Altro requisito, fondamentale, è non avere un’auto, o averla rottamata nel biennio 2020 e 2021. Naturalmente siamo a Torino ed è tutta una finta perché a beneficiare di questo bonus sono per ora cento cittadini, cioè lo 0,005% della popolazione dell’area metropolitana, che potranno scegliere uno dei pacchetti (completamente finanziati) inseriti sulla piattaforma Maas, dove ci saranno diversi “panieri” di servizi che comprendono mezzi pubblici, car sharing, bike sharing, taxi e affitto di auto. Altri mille, cioè lo 0,05%, pagheranno di tasca loro, ma con una sorta di unica tessera immateriale che potrà essere utilizzata per tutti i diversi sistemi, spendendo a consumo. E questo è il secondo pilastro del progetto visto che è prevista la creazione di una piattaforma online per smartphone, dove tutti i vari servizi verranno riuniti, con un unico sistema di pagamento. La sperimentazione durerà un anno.