Genova – Alla fine il generale Francesco Paolo Figliuolo si è arreso: ok all’intenzione delle regioni Liguria e Piemonte di somministrare i vaccini anche ai vacanzieri. Il commissario nazionale non è un grande sostenitore dell’iniziativa e ieri ha mandato una lettera alle regioni con il suo assenso, ma gli accordi dovranno essere presi in maniera bilaterale dai territori interessati, proprio sul modello ligure-piemontese.
E non si è fatta attendere la risposta dei due presidenti, Giovanni Toti e Alberto Cirio, che si sono subito detti pronti a rendere l’accordo operativo anche se i paletti messi dal generale renderanno la platea interessata all’intesa meno ampia di quanto avevano pensato Liguria e Piemonte, abituati in estate a un interscambio di turisti pari a 300.000 persone.
Figliuolo ha specificato che l’accordo riguarderà solo le seconde dosi. Inoltre, si fa riferimento alla garanzia del vaccino ma per chi soggiornerà nella regione di villeggiatura “per un congruo periodo di tempo”.
Da parte sua Toti ritiene che il “congruo periodo” equivalga ad almeno tre settimane anche se i punti dovranno essere definiti. Così come il periodo di applicazione dell’accordo e il sistema di compensazione delle dosi, che Figliuolo ha garantito. In pratica, una volta che il sistema sarà reso operativo, il ligure il cui appuntamento per una seconda dose di vaccino ricade nel periodo in cui si troverà in Piemonte in vacanza potrà prenotare l’appuntamento anche nelle strutture piemontesi e viceversa. Ma si dovrà dimostrare di essere in villeggiatura per almeno tre settimane e probabilmente basterà un’autocertificazione. Perché tutto ciò sia possibile, però, è necessario che i due sistemi informatici si parlino e che le consegne di vaccini eccedano quelle per gli appuntamenti già fissati ad oggi.
La Liguria intanto si avvia a raggiungere dalla metà di giugno le 100mila dosi settimanali somministrate e ieri è stata una giornata da record con oltre 18mila vaccini fatti. Il totale da inizio campagna vaccinale sale a 1.069.967 somministrazioni, pari al 94,6% delle 1.131.100 dosi fin qui consegnate. Salgono a 370.813 i liguri che hanno completato la campagna vaccinale, pari al 24,32% della popolazione. Sfiorano, invece, quota settecentomila le persone che hanno ricevuto almeno la prima dose: sono 699.154, pari al 45,85% dei residenti.
La Regione è intervenuta con due ordinanze relative all’entrata in zona bianca della Liguria: la prima per alzare la quota di riempimento massimo dei mezzi pubblici (bus e treni) all’80% per le tratte regionali. La seconda per fissare nero su bianco la riapertura anticipata per tutti quei settori interessati dalle chiusure in zona gialla: da oggi possono riaprire parchi tematici, piscine coperte (che hanno già riaperto), feste private anche per le cerimonie, fiere, sagre, congressi, convegni, sale giochi e simili.
Da domani i pediatri di famiglia sigleranno l’accordo con Alisa per il coinvolgimento nella campagna vaccinale dei minorenni, che si sono prenotati (10.381 nel primo giorno) da lunedì sera. Ma già da ieri i ragazzi venivano vaccinati sia negli hub che nei distretti sociosanitari. Così come da ieri anche in Asl3 era possibile per gli over 60 prenotare anche il vaccino Pfizer o Moderna, tramite la rete delle farmacie e il call center. Da ieri sera alle 23 sono state aperte le prenotazioni per la fascia dai 30 ai 25 anni, oggi invece (sempre in orario serale) toccherà ai liguri tra i 24 e i 18 anni, di fatto completando tutte le fasce di età.
Intanto infuria il dibattito sull’introduzione di limiti di età per AstraZeneca, dopo il caso della diciottenne finita in coma al San Martino di Genova per una trombosi dopo avere fatto il vaccino anglosvedese. Le condizioni della ragazza sono stazionarie e gravissime. Il Cts potrebbe cambiare i criteri per l’accesso al vaccino anglosvedese vietandolo sotto una certa soglia di età. Ma per il momento la Regione non cambia la sua politica sul vaccino Vaxzevria, anche se non ci saranno nuovi “open day”.