Casale Monferrato – Dopo il rinvio disposto dal presidente del Tribunale di Novara, Gianfranco Pezone, lo scorso novembre, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, si aprirà mercoledì prossimo, 9 giugno, il processo Eternit-bis davanti alla Corte d’Assise di Novara.
Sul banco degli imputati nuovamente il magnate svizzero ultimo proprietario dell’Eternit, Stephan Schmidheiny, 73 anni: per lui, difeso dagli avvocati Astolfo Di Amato e Guido Carlo Alleva, l’accusa è di omicidio volontario plurimo di 392 persone, 330 vittime ambientali e 62 ex dipendenti, a causa dell’amianto disperso dalla lavorazione nella fabbrica casalese. Il processo arriva dopo che, nel gennaio del 2020, Schmidheiny era stato rinviato a giudizio dal gip del Tribunale di Vercelli Fabrizio Filice in accoglimento della richiesta formulata dalla Procura vercellese e dal sostituto procuratore di Torino Gianfranco Colace.
Parti lese in questo procedimento penale saranno i familiari delle vittime, numerosi Comuni del Casalese, sindacati e associazioni. L’udienza in Corte d’Assise, vista la massiccia presenza di parti civili e la contestuale necessità di distanziamento, sarà celebrata nell’aula magna dell’Università del Piemonte Orientale nel campus dell’ex caserma Perrone, a Novara.
In vista del processo di mercoledì prossimo, Afeva sta valutando l’opportunità di organizzare un pullman per il trasferimento a Novara: chiunque avesse necessità di partecipare all’udienza e fosse interessato ad unirsi alla delegazione di Afeva potrà contattare gli uffici al numero 0142/336817-19.