Asti – Fra le città che sanno aiutare c’è anche Asti e i numeri lo confermano con una catena di oltre 70 associazioni che tendono la mano, insieme. Per promuovere questa eccellenza, il capoluogo piemontese si è candidato a “Capitale Europea del volontariato 2023”: il logo della candidatura è stato presentato nei giorni scorsi nel cortile di palazzo Ottolenghi, presenti autorità e rappresentanti di associazioni. Realizzato dal Csv con i colori del Comune, bianco e rosso, riporta i simboli del volontariato, due mani che si uniscono, e di una città che mette in campo iniziative e servizi.
In questo senso Comune e Csv hanno riunito, oltre alle associazioni, enti come Asl, Biblioteca e Università: il concorso Capitale Europea del Volontariato promuove un riconoscimento alle città che meglio collaborano con i centri e le organizzazioni di volontariato, ma anche accendere i riflettori su un mondo indispensabile. Il percorso è stato reso possibile grazie a realtà come la Banca del Dono e Il Dono del volo, rappresentata da Caterina e Giorgio Calabrese, e con l’impegno di decine di volontari. Oltre a questo ad Asti è anche nato il primo centro culturale albanese europeo, Assoalbania, e il mondo del volontariato si è aperto agli stranieri con un’iniziativa che ha avuto come testimonial Isabelle, la madre del calciatore Moise Kean, attaccante del Paris Saint Germain. Il bando di candidatura scade il 7 giugno.