Alba – È un progetto rivoluzionario, proposto anche dalla Slala del presidente Cesare Rossini, e adesso ripreso da Ecolog, progetto promosso dal Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e da Coldiretti Cuneo, con il supporto dell’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato: rendere green la logistica del vino, abbattendo del 33% il traffico di mezzi pesanti sulle colline, in questo caso le Langhe, incentivando l’ecoturismo e dimezzando le emissioni giornaliere di Co2 nell’atmosfera. Un progetto che, al momento, pare aver incontrato il favore delle aziende tanto che, nei primi mesi del 2021, sono già 28 quelle coinvolte nella fase sperimentale. Mediamente nelle Langhe si producono circa 80 milioni di bottiglie di vino, 60 milioni delle quali tutelate dal Consorzio. L’idea, messa a punto già dalla Fondazione Slala, è quella di rivoluzionare il sistema delle loro spedizioni, riducendo al minimo l’utilizzo dei grandi camion che spesso salgono e scendono mezzi vuoti sulle strade delle colline albesi, e avvalendosi invece di piccoli mezzi a bassa emissione: questi, percorrendo il tragitto più breve possibile e sempre a pieno carico, potranno ritirare gli ordini dalle cantine, convogliandoli in un hub fisico, da cui successivamente potranno partire verso i mercati di destinazione.
Secondo quanto stimato, ogni giorno ci sono 30 mezzi pesanti che viaggiano da e verso le cantine di Langa, percorrendo ognuno 300 chilometri sul territorio ma con questo nuovo tipo di progetto si potrà scendere a 20 mezzi che percorrerebbero, ognuno, circa 260 chilometri. Fatte le moltiplicazioni e le sottrazioni, si prevedono circa 4.000 chilometri in meno giornalieri.
L’investimento è di circa 100.000 euro e garantirà un’attenzione speciale a un prodotto di qualità come il vino, grazie all’utilizzo di mezzi di trasporto isotermici e refrigerati.
Il progetto punta, inoltre, anche a occuparsi della gestione logistica delle vendite dirette in cantina e di quelle online, nonché della fornitura del materiale in entrata, creando una vera filiera collaborativa.