Alessandria – Le lezioni a distanza hanno lasciato i loro strascichi tanto che la Regione Piemonte, con il rientro a scuola di ben 677.531 studenti, 1.237 istituti aperti, di cui 508 scuole d’infanzia, 498 scuole primarie e 231 scuole medie, ha messo a disposizione specialisti e psicologi-psicoterapeuti per il personale scolastico, studenti e loro famigliari ed associazioni di genitori. Il Piemonte ha stanziato un milione di euro per il potenziamento del supporto psicologico in relazione alla emergenza Covid-19.
A sottolineare il problema è stato anche Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità: “I primi studi condotti in Cina dimostrano che durante il periodo pandemico il 43,7% dei giovani ha sviluppato problematiche di tipo depressivo e il 37,4% problematiche di tipo ansiogeno. La pandemia mette fortemente a rischio non solo la salute fisica delle persone, quanto più la salute mentale”.
Un disagio difficile da affrontare, soprattutto nei giovani in tenera età, ed ecco perché genitori e docenti fanno quadrato per cercare di individuare i segnali nella popolazione più giovane.
L’isolamento, la paura, l’incertezza, le turbolenze economiche, sono elementi che specie se protratti nel tempo, causano gravi sofferenze psicologiche, determinando un probabile aumento dei casi di sofferenza mentali, che infatti sono in crescita.
In questo senso si tratterà di connettere e coordinare gli Sportelli d’ascolto, già presenti negli istituti, per meglio articolare gli interventi con studenti e personale scolastico, formandoli sulle dinamiche relazionali e la gestione della classe e supportandoli sui problemi attinenti la straordinarietà della situazione.