Alessandria – Dovranno aumentare la percentuale fino al 70%, da lunedì, le scuole superiori di Alessandria e provincia che nelle scorse settimane hanno riportato fisicamente in classe la metà dei loro studenti.
Per gli istituti, stavolta, non si tratterà di fare i salti mortali: in provincia si parla di appena 3.096 studenti in più da distribuire fra le aule ogni giorno, in aggiunta ai 7.740 che già sono tornati a frequentare, mentre gli altri proseguiranno in Dad.
In vista della maturità, però, il preside del liceo Balbo di Casale, Riccardo Calvo, si è fatto portavoce di una riflessione: “Se il virus, con l’allargamento delle maglie, riprendesse forza e qualche studente fosse contagiato, potrebbe saltare l’esame che corona cinque anni di studio. Se i ragazzi, al di fuori della scuola, torneranno a fare una vita senza troppe restrizioni, il pericolo esiste e non colpirebbe solo eventuali positivi ma anche i compagni a loro più vicini. Avanzerei, dunque, la proposta che almeno nei quindici giorni finali, prima dell’esame, per i ragazzi di quinta si faccia didattica a distanza”.
Il pericolo era già stato vagliato, tanto che era stata ventilata la proposta di vaccinare i maturandi, poi accantonata in ragione del basso numero di contagi tra i giovani e della necessità di far procedere la campagna di vaccini partendo dalle fasce più a rischio.
Calvo ha aggiunto: “Pur con tutto ciò che abbiamo messo in campo, continua a preoccupare il problema delle classi pollaio, nonostante ogni scuola, e anche la nostra, si sia attrezzata per usufruire di tutti gli spazi possibili. Gli avvisi sui cambiamenti li abbiamo sempre all’ultimo minuto con poco tempo per organizzarci”.
In vista di lunedì, ogni preside sta cercando di prepararsi nel modo migliore e in base alle caratteristiche dei plessi e delle esigenze. Guido Rosso, dell’istituto Marconi Carbone di Tortona, ha scelto di privilegiare per la didattica in presenza le prime e le quinte, condividendo al contempo i timori del collega casalese: “Calvo ha ragione, il rischio che nuovi contagi tra i ragazzi possano compromettere la maturità va valutato. Per ora, i dati sono molto bassi, anche nella mia scuola, e speriamo di continuare così. Ma è vero, è una questione da ponderare”.
“Per tornare al 100% non c’erano le condizioni, abbiamo chiesto noi un rientro graduale perché si valuti la tenuta del sistema – le parole di Serena Morando, Flc Cgil Alessandria – non sono stati rivisti i protocolli di sicurezza, non è stato implementato il tracciamento dedicato alla scuola in via esclusiva né è stato fatto niente su strutture e impianti, tanto meno sui trasporti. Un capitolo, questo, che crea problemi in particolare nel Casalese e nell’Acquese”.