Due giorni fa in seconda serata è andato in onda questo straordinario servizio che, in parte, smaschera i globocrati responsabili di aver messo in atto un piano pandemico planetario per resettare il mondo in previsione di instaurare il Nuovo Ordine Mondiale. Non è fantascienza e lo si capisce dal video di RaiTre, del quale però non ha parlato quasi nessuno e non si è saputo molto. Tuttavia, pur puntando il dito contro la Cina e l’Oms, ci si dimentica di dire che nei laboratori di Wuhan lavoravano anche francesi, americani, tedeschi e inglesi. Addirittura i francesi sarebbero proprietari di uno di essi e c’è un filo sottile che lega la Francia agli scienziati cinesi. Era infatti il 2017 quando l’allora primo ministro francese, Bernard Cazeneuve, ha avuto modo di elogiare pubblicamente la cooperazione scientifica tra l’Eliseo e il Dragone. In quell’occasione Parigi consegnò alla Cina, chiavi in mano, proprio la struttura dalla quale gli Stati Uniti ritengono possa essere uscito il Covid19. Non solo: nella città ground zero dell’epidemia, sarebbero dovuti arrivare 50 scienziati francesi nell’arco di cinque anni. Insomma, sul tavolo, c’erano accordi di un certo livello. Ancora una volta la censura del potere globale ha funzionato alla perfezione.
E, come al solito, ne parliamo noi che siamo liberali e amanti della verità, costi quello che costi, poiché la libertà è figlia della verità.