Alessandria – In vista della ripresa dei campionati di Eccellenza, l’11 aprile, la FIGC ha pubblicato nei giorni scorsi il protocollo per la limitazione del contagio da Covid 19 riservato alle competizioni nazionali del calcio dilettantistico e giovanile, maschile e femminile, di calcio a 11 e di Serie C, maschile e femminile, di calcio a cinque.
L’indirizzo strategico resta quello della massima precauzione vale a dire l’osservanza da parte di tutti di rigide prescrizioni volte ad evitare, in modo assoluto, ogni contatto stretto con persone potenzialmente infette, tramite il costante distanziamento interpersonale, l’uso obbligatorio della mascherina in ogni occasione, sia al chiuso sia all’aperto, al di fuori dell’attività agonistica sul campo, l’igiene accurata delle mani con il lavaggio frequente e l’uso alternativo di disinfettanti in soluzione idroalcolica.
I cardini della prevenzione del contagio nel gruppo squadra sono il distanziamento obbligatorio di almeno due metri nel corso di riunioni all’aperto e la limitazione delle riunioni al chiuso anche di tipo tecnico, evitando l’uso degli spogliatoi o favorendone, ove consentito, l’uso in modo da evitare ogni assembramento o contatto stretto, il divieto di abbracci, e altri comportamenti a rischio quali cantare, gridare, e avvicinarsi faccia a faccia tra calciatori, tecnici e dirigenti in occasione di gare e allenamenti, il divieto di attività sociali che comportino la presenza contemporanea di più componenti il gruppo squadra, l’utilizzo privilegiato dei mezzi di locomozione individuali e l’interdizione di ogni attività sociale al di fuori del gruppo squadra effettuata senza rispetto delle precauzioni generali suddette, lavoro, scuola, familiari non conviventi, conoscenti, che rappresenti un concreto pericolo di contagio da parte dei singoli componenti il gruppo squadra come cene tra atleti o con amici, feste, conferenze, riunioni di qualsiasi tipo.
Dal punto di vista applicativo, i temi più importanti sono l’utilizzo di screening e controllo tramite test per l’individuazione del virus SARS-CoV-2, la gestione dei casi di accertata positività, l’isolamento e la quarantena.