Alessandria – In Val Borbera scendono in campo i medici di famiglia per le vaccinazioni contro il coronavirus. Si comincia domani e i primi due paesi interessati saranno Cantalupo e Cabella, i centri più importanti dell’Alta Valle. L’iniziativa è frutto di un accordo tra l’Asl e i medici di famiglia. L’azienda sanitaria si è basata sull’intesa sottoscritta tra i medici di medicina generale, il governo e le Regioni che prevede un compenso per i dottori che aderiscono.
Un passo in più importante che eviterà di concentrare troppe persone in pochi luoghi sul territorio. Anche gli abitanti della Val Borbera, infatti, rischiavano di dover andare a Novi, al centro fieristico di Dolci Terre, dove l’Asl ha allestito da qualche tempo un hub per i vaccini. Un viaggio di qualche decina di chilometri che per gli anziani sarebbe stato piuttosto disagevole, considerando anche i possibili effetti del vaccino. Per l’Asl l’inoculazione a Novi voleva inoltre dire rischiare altre code e quindi potenziali assembramenti.
Da domani, dunque, si comincerà da Cantalupo e Cabella Ligure: si comincerà dagli anziani ultraottantenni e si proseguirà in futuro con le altre categorie. Qualche intoppo si è avuto all’inizio dell’operazione quando, nei giorni scorsi, gli ultraottantenni hanno rischiato di andare in confusione poiché avevano ricevuto sia l’invito a presentarsi a Cantalupo e Cabella, domani, sia la prenotazione che indicava di recarsi a Novi Ligure il 10 aprile. Una situazione che ha creato problemi e indotto gli interessati a chiedere chiarimenti ai medici e ai sindaci. Poi tutto è stato risolto.
L’Asl domani invierà nei due paesi altrettanti mezzi della Croce Rossa nei quali i medici, insieme al personale dell’Asl, somministreranno i vaccini. A Cabella le persone attenderanno il loro turno nell’ingresso del municipio mentre a Cantalupo al Palazzetto dello sport. Due strutture dove non ci saranno problemi con il rispetto del distanziamento sociale.