Torino – Le case di riposo potranno diventare centri vaccinali. A ribadirlo è stato Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, nell’ambito della presentazione della campagna di sensibilizzazione “Il Piemonte ha bisogno di te”. “Con un tasso di mortalità dello 0,58% contro il 2 dello scorso dicembre e appena 130 positivi su 70.000 ospiti ed operatori, monitorati a settimana, oggi le case di riposo sono fra i luoghi più sicuri. Per questo anche le strutture esterne alle Rsa potranno diventare centri vaccinali, oltre ai centri medici privati” ha tenuto a ribadire Cirio.
A causa delle perdite economiche subite operatori e ospiti delle Rsa sono al sicuro, più incerto il futuro delle residenze per anziani. Trenta milioni per mille case di riposo e strutture per disabili, minori, psichiatrici e del settore delle dipendenze accreditate, sono il sostegno economico stanziato di recente nel piano dei ristori regionali.
“È un primo significativo passo al quale seguirà l’approvazione dell’atto amministrativo per i ristori previsti dalla legge per le strutture autorizzate e i nuovi inserimenti, nel rispetto delle normative Covid, al fine di garantire la sostenibilità del sistema della residenzialità che ospita oltre 60 mila piemontesi e dà lavoro a oltre 40 mila persone” ha spiegato Alberto Cirio.
Nello specifico il meccanismo di erogazione dei ristori prevede un’integrazione sulla tariffa giornaliera pari a 2,65 euro per le strutture residenziali per anziani, a 1,50 euro per quelle che ospitano le persone con disabilità, patologie psichiatriche e ai centri residenziali per minori, mentre sarà di un euro per giornata per le strutture residenziali per persone affette da tossicodipendenza e per le semi residenziali per le persone con disabilità. Il periodo in cui sono erogati i contributi alle strutture che hanno subìto perdite ingenti dovute alla pandemia va dal 21 febbraio 2020 al 30 giugno 2021.