Vignole Borbera – A Ottone sull’appennino piacentino in Val Trebbia – che è attaccata alla Val Borbera – al confine con la provincia di Alessandria, il Comune ha messo barriere di cemento su alcune strade per impedire l’accesso dalle zone rosse del Piemonte. E così i piemontesi – soprattutto alessandrini – che qui hanno le seconde case, non possono entrare e devono tornare indietro rinunciando al tradizionale fine settimana. È una situazione paradossale ma vera al punto che l’unica strada di accesso al paese è sorvegliata da videocamere. “Il nostro – racconta in un’intervista al quotidiano locale “La Libertà” il sindaco Federico Beccia – è un paese che conta un’altissima percentuale di anziani e proprio come in primavera non possiamo permetterci errori o sottovalutazioni dei rischi”. Il territorio di Ottone, peraltro, lo scorso 3 ottobre ha subito un altro colpo con la caduta di un ponte che ha provocato disagi alla viabilità. “Ogni giorno – continua il sindaco – qui diventa più pesante, la strada alternativa ci sembra sempre più lunga anche se è stata asfaltata. A Natale probabilmente il paese sarà semideserto”. Non è d’accordo col sindaco Beccia la collega di Cabella Ligure, Roberta Daglio: “I cittadini devono potersi muovere, non credo che il sindaco di Ottone possa chiudere le strade. Una nostra frazione, Capanne di Cosola, è a pochi chilometri dall’Emilia-Romagna. Ci sono un albergo e un ristorante – aggiunge la sindaca Daglio -. Non capisco. Inoltre, in base al Dpcm, i cittadini possono muoversi per le urgenze”.