Alessandria – In vista del crescente numero di pazienti Covid, l’Ospedale di Alessandria, per far fronte all’emergenza, ha dovuto ricorrere all’installazione di un tendone degli alpini con nuovi posti letto.
Ieri Giacomo Centini, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santi Antonio e Biagio, dove da ieri sono state sospese tutte le attività ambulatoriali non urgenti, ha fornito alcuni numeri sui pazienti Covid ricoverati: 107 in tutto di cui 22 con supporto di ossigeno “a bassi flussi”, 50 con “supporto ventilatorio semintensivo”, 5 in terapia intensiva, e 30 che respirano autonomamente. A questi si devono aggiungere i 58 pazienti della Clinica Salus, trasformata in struttura Covid, di cui quattro sono in terapia intensiva.
L’ospedale ha fatto sapere che sono garantite le prestazioni ambulatoriali oncologiche e le prestazioni per patologie a rischio di compromissione della salute con peggioramento clinico che avrebbero come conseguenza l’accesso al Pronto soccorso. Garantiti anche i ricoveri d’urgenza, quelli oncologici e quelli di alta specialità.
Oggi, salvo imprevisti, dovrebbero inoltre arrivare i militari della Brigata alpina Taurinense per allestire un ospedale da campo in una parte seminterrata del Santi Antonio e Biagio, accanto al Pronto soccorso.
La Regione Piemonte ha deciso di allestire moduli già in diversi ospedali: ieri è stata la volta di Rivoli, San Giovanni Bosco e Savigliano, oggi toccherà a Orbassano, Alessandria e Cuneo.
In totale, in poco più di 24 ore, 12 tensostrutture che potenziano la rete ospedaliera piemontese di 168 posti letto potenziali: ogni tensostruttura può accogliere fino a 14 letti.
Gli ospedali possono decidere la destinazione d’uso in base alla specifica necessità, con l’obiettivo in generale di ridurre la pressione di ospedali e pronto soccorso.
La Protezione Civile regionale, nelle prossime ore, doterà gli ospedali che ne hanno bisogno di brandine e moduli bagno.