Torino – Ieri un mega blitz della polizia ha portato ad un’ondata di arresti e perquisizioni nei confronti di una delle mafie più terribili nel panorama internazionale: i Viking, signori della droga e delle violenze. Governano le aree di spaccio di Aurora, controllano la rete di pusher della zona del Lungo Dora Savona, tra Via Bologna e Ponte Mosca. Ma hanno ramificazioni a Ferrara, in Veneto e in altre zone. In cella sono finiti i vertici e i gregari di Viking: 52 provvedimenti cautelari, di cui 33 eseguiti a Torino. Una trentina i capi di imputazione, a partire dall’accusa di aver formato un’associazione di stampo mafioso con tutte le caratteristiche di quelle nostrane: struttura verticistica, regole di condotta, riti di affiliazione. “I Viking sono violenti e sono senza cuore” si legge negli atti a firma del gip Edmondo Pio. Le mafie della Nigeria sono chiamate cult: “Ci sono diversi cult, ognuno distinto da un simbolo o un colore – ha raccontato una vittima dei Viking agli investigatori – Gli Aromate o Viking si vestono di rosso, i Black Axe indossano un basco nero e un nastrino giallo, gli Eiye si vestono di blu, i Maphite di verde. In Nigeria si scontrano continuamente, si uccidono fra loro per il dominio. I Viking prima erano meno importanti, ora sono più numerosi e molto violenti”. Da un tentato omicidio, nei confronti di un giovane artista africano, più di due anni fa è iniziata l’indagine che ha portato gli investigatori a scovare questa organizzazione.