Red – I pennivendoli di regime si guardano bene dallo scrivere quel che succede davvero in Italia perché sono pagati per scrivere panzane e nascondere la verità. Una verità che invece noi, che siamo liberi e liberali, scriviamo sempre, ad ogni costo. E la verità è che dopo Napoli, Roma, Milano, anche Catania è scesa in piazza, come Terni, come di nuovo Napoli al Vomero. Un mese fa nostre fonti molto attendibili ci avevano anticipato che a partire dalla seconda metà di ottobre l’Italia si sarebbe ribellata al regime dittatoriale Pd-M5Stelle. Da fonti del Viminale sono poi arrivate conferme molto preoccupanti che, evidentemente, data la situazione, erano fondate. Pubblichiamo due video amatoriali che dimostrano come in Italia le cose non vadano proprio come dicono le Tv e i giornali al 90% schierati col regime.
Catania, in migliaia contro il lockdown: "Basta dittatura. Catania come Napoli, Roma e Milano, dobbiamo restare uniti. Ci vuole la disobbedienza civile: i nostri negozi resteranno aperti fino alle 24. Libertà!" #RadioSavana pic.twitter.com/NkuDXbkfYV
— RadioSavana (@RadioSavana) October 26, 2020
A Verona la gente scende in piazza. I manifestanti si sono ritrovati spontaneamente in piazza (in modo pacifico e quasi tutti con le mascherine in volto) si sono spostati in corteo sulle mura merlate per un corteo di protesta che si è spinto fino alla sede del Comune, attraversando il corso principale della città. “La gente muore di fame, non ci sono aiuti – ha detto uno di loro guidando la protesta -. Scendere in strada è importante, farlo tra due, cinque, dieci giorni sarebbe troppo tardi, vorrebbe dire accettare il decreto”. “Libertà, libertà” il grido che si è alzato più volte in coro dai manifestanti, che hanno anche intonato l’Inno di Mameli. Tra le proposte avanzate quella dello “sciopero fiscale”,
Anche #VeronaSiRibella#Verona #lockdown #Dpcm pic.twitter.com/51owiMn0PQ
— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 26, 2020