Alba – Si è conclusa Sabato la fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. Anticipando di 24h il dpcm del governo, il sindaco Carlo Bo ha annunciato che l’evento si sarebbe concluso alla sera del Sabato. “Non possiamo far finta di non vedere la situazione a livello globale – ha spiegato il primo cittadino – Siamo orgogliosi di aver organizzato questa edizione della fiera, dimostrando che la città di Alba sa affrontare i momenti difficili in modo determinato e serio. Ma con la stessa serietà e senso di responsabilità dobbiamo dire che è giunto il momento di sospendere l’evento a partire dalla prossima settimana. Abbiamo fatto il possibile ma non ci sono più le condizioni per proseguire in sicurezza”. Da oggi la kermesse autunnale proseguirà solo in versione digitale, dando spazio alla degustazione in streaming proposta dall’Alba digital Truffle Lab e dal Langhe Digital wine Lab. Ieri l’atmosfera al palatartufo era un misto di consapevolezza e rassegnazione: “Ci fanno chiudere sul più bello, stamattina ho venduto in due ore mezzo chilo di tartufi ad un prezzo medio tra i 300 e 350 euro l’etto, senza far toccare nulla a nessuno e senza nessun problema di assembramento. Rispettiamo le regole e comprendiamo le difficoltà del momento, ma considerato lo sforzo organizzativo e il buon esito di queste settimane è un peccato”. Anche Laura Robaldo lo sa bene, che ieri nella sua postazione al palatartufo mostrava il “ tartufo reale”, un esemplare di 338 grammi scovato dal padre Franco che ha vinto l’ambito premio assegnato ogni anno dalla Reale Mutua. “Lo spediremo a Parigi – spiega la giovane – il prezzo? Almeno 1600 euro ma chissà se domani riceveremo ancora richieste del genere”.