Parte il Fondo Salva Casa, rivolto ai debitori che si trovano il proprio immobile pignorato, che consentirà ai debitori bisognosi di mantenere la propria casa espropriata in affitto e in prospettiva di ricomprarla a prezzo equo o, in alternativa, di rivenderla liberando il malcapitato dal debito residuo. Questo, infatti è il paradosso delle case messe all’asta: la vendita del bene non libera il debitore dall’obbligo di rimborsare il debito residuo rispetto al bassissimo prezzo di vendita all’asta.
Promotori del Fondo sono l’associazione di difesa dei consumatori Casa del Consumatore ed un gruppo di investitori specializzati in Impact Investing (investimenti ad impatto sociale n.d.r.).
Lo schema di azione dei promotori prevede per la Casa del Consumatore il ruolo di mediatore sociale selezionando i debitori che non sono riusciti ad onorare i debiti.
“Per noi è molto importante la storia sociale – dichiara Stefano Santin responsabile del progetto – perché l’opportunità è offerta a debitori meritevoli che abbiano subito la crescente crisi economica. Al tempo stesso effettuiamo le verifiche sulla capacità della famiglia debitrice a poter far fronte al nuovo impegno economico che sicuramente sarà inferiore alla rata del mutuo originario. In ogni caso il debitore ha sempre la possibilità di essere liberato del debito residuo anche se decidesse di non mantenere più la proprietà per sopraggiunte vicissitudini familiari. In questo caso la differenza fondamentale dall’asta immobiliare è che grazie al nostro intervento la vendita dell’immobile ad un prezzo inferiore del debito residuo libera comunque il debitore”.
Le aste immobiliari subiscono ormai un ribasso dal prezzo di partenza di circa il 56% per cui il debitore rimane sempre con un debito residuo nei confronti della banca creditrice che agisce nuovamente con il pignoramento del quinto dello stipendio o di altri suoi beni.
La novità operativa consiste nel fatto che il fondo, una volta selezionato il debitore, si rivolge direttamente al creditore originario trattando l’acquisto del credito ed agendo successivamente secondo il piano stabilito in precedenza con il debitore e quindi riaffittandolo allo stesso o vendendolo per liberarlo dal debito residuo.
“Operiamo acquistando crediti per liberare più debitori prediligendo l’acquisto di stock preselezionati con trattative nei confronti di grandi banche o di fondi che hanno acquistato crediti, a suo tempo, dalle stesse banche- prosegue Stefano Santin – ed in tal senso abbiamo attivato delle corsie preferenziali con l’obiettivo di ottenere degli sconti, come se fossimo un gruppo di acquisto. Trattiamo immobili che già si trovano in asta e che il più delle volte stanno subendo importanti svalutazioni che non consentirebbero, senza un intervento come il nostro, di liberare il debitore o di salvare l’immobile”.
L’iniziativa, avviata nel mese di luglio, ad oggi ha concluso le prime venti operazioni che daranno una nuova prospettiva di vita a chi ha subito la crisi economica.
“Un esempio rende più semplice conoscere la nostra attività – conclude Stefano Santin – un debitore aveva un mutuo di circa 150.000 euro e la propria abitazione andava in asta, dopo 4 tentativi di vendita, a 29.000 euro e nel mentre la banca aveva pignorato anche il quinto del suo stipendio. Con il nostro intervento, acquistando il credito, lo abbiamo liberato dal debito residuo e pertanto si è visto revocare il pignoramento dello stipendio. In un altro caso il debitore sta abitando nell’immobile, che era stato pignorato, pagando un canone di locazione di euro 450 mensili ed al quinto anno potrà diventare nuovamente proprietario della casa un tempo pignorata”.
Accedere non è complicato per il debitore. Dovrà contattare la sede della Casa del Consumatore del Piemonte la quale indicherà la documentazione necessaria per la verifica del caso ed in caso positivo attiverà i contatti con i creditori. La Casa del Consumatore del Piemonte potrà essere contattata allo 0141/530197 dal lunedì al venerdì o via mail: info@casadelconsumatore-piemonte.it
Il progetto nella fase iniziale sarà operativo in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria.