Il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Per nove anni consecutivi migliaia di volontari hanno incontrato i cittadini nelle piazze delle loro città contribuendo a diffondere la conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile. Giunta alla decima edizione quest’anno la campagna cambia veste: a causa dell’emergenza Coronavirus, i volontari e le volontarie di protezione civile continueranno a diffondere la cultura della prevenzione e a sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto attraverso “piazze digitali”. Anche quest’anno “Io non rischio”, apre la “Settimana nazionale della protezione civile”, alla sua seconda edizione: 7 giorni di eventi ed iniziative a livello nazionale e locale in cui i cittadini italiani potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile. A dare ufficialmente il via alla settimana sarà il Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli che domenica 11 ottobre visiterà alcune piazze della campagna Io non rischio. In Piemonte, per scoprire cosa ciascuno di noi può fare per la prevenzione, si possono visitare le piazze digitali e seguire i vari appuntamenti con l’hashtag #iononrischio2020 e all’indirizzo della Regione Piemonte https://bit.ly/36ySNRz
Inoltre domenica 11 ottobre, i volontari di protezione civile incontreranno i cittadini nell’unica piazza in presenza a Canelli, in Piazza Cavour.
Per l’edizione 2020 la campagna coinvolge oltre 9.000 volontari e volontarie appartenenti a 972 associazioni tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni territoriali di tutte le regioni d’Italia.
“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.
Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto, un’alluvione e sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei.