Red – Dopo la clamorosa ammissione delle élites https://www.alessandriaoggi.info/sito/2020/08/27/finalmente-le-elites-hanno-gettato-la-maschera-e-hanno-ammesso-apertamente-che-il-lockdown-e-una-strategia-per-resettare-il-mondo/ che il lockdown non è altro che un potente mezzo per dominare il mondo con la paura, ora le case farmaceutiche confessano implicitamente che il vaccino potrebbe creare seri problemi ai vaccinati. Infatti le aziende del settore temono una pioggia di denunce nel caso in cui qualche siero non dovesse funzionare come previsto, al punto che hanno chiesto uno scudo legale a Bruxelles. Sul Financial Times si legge che le grandi aziende farmaceutiche attualmente impegnate nella corsa al vaccino anti-Covid stanno facendo pressione da settimane sulla Commissione UE per ottenere preventivamente esenzioni di responsabilità civile. Ma si viene anche a sapere dell’esistenza d’un un documento interno della stessa Vaccines Europe, la divisione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche che rappresenta, tra gli altri, grandi marchi come AstraZeneca, GlaxoSmithKline, Janssen, Merck, Novavax, Pfizer, Sanofi, Takeda, Abbott e CureVac, nel quale si afferma che la pandemia e l’esigenza di trovare rapidamente vaccini hanno compresso i tempi della ricerca e dello sviluppo da anni a mesi. Siamo in grado di riportare un brano della relazione, eccolo: “La velocità e la portata dello sviluppo e dell’implementazione [dei vaccini] significano che è impossibile produrre la stessa quantità di dimostrazioni scientifiche di supporto che sarebbero normalmente disponibili attraverso studi clinici ad ampio raggio e la normale prassi ospedaliera degli operatori sanitari”. È del tutto evidente che si tratta di una scusa perché le case farmaceutiche sanno perfettamente che, dato il continuo mutamento del virus, è impossibile progettare un vaccino efficace che, però, presenta una quantità tale di controindicazioni che il loro cartello Vaccines Europe (Bigpharma) vuole mettersi a vento per non essere travolto da una valanga di richieste danni da parte dei vaccinati. Effetti collaterali che Bigpharma definisce “inevitabili rischi” per cui chiede esplicitamente un “sistema completo di risarcimento no-fault e non contenzioso, oltre che un’esenzione dalla responsabilità civile”. Così il rischio è tutto di chi si fa vaccinare.