Novi Ligure – Davanti al pc si sentiva un leone della tastiera, come molti minchioni – forse davvero troppi – che, al riparo dell’anonimato, si scatenano e chattano sui social anche per insultare o esprimere concetti filosofici o politici strampalati senza rispettare troppo la grammatica, per cui confondono gli apostrofi con gli accenti e il congiuntivo col condizionale (quando va bene). Il riferimento non è casuale e riguarda un “irreprensibile” impiegato di 30 anni, abitante nell’oltregiogo novese al confine con la Liguria, che aveva creato profili falsi su Instagram e Tik Tok, per cui adescava ragazzine minorenni alle quali prometteva ricariche telefoniche gratis e soldi per acquistare videogiochi in cambio di foto e video hard. Per un po’ gli è andata bene, fino a quando i genitori di una ragazza che era in contatto con lui, scoperta la cosa controllando il telefono della figlia, non hanno esitato a denunciare tutto ai carabinieri che sono intervenuti. Sono andati a casa sua ed hanno sequestrato il materiale utile alle indagini che sono in corso. Si tratta principalmente di foto hard delle minorenni raggiunte che sono state state trovate dagli inquirenti nel computer e nel tablet dell’indagato. I fatti, come da prassi, sono stati segnalati alla Procura che sta eseguendo una serie di accertamenti. L’uomo deve ora rispondere di reati gravi: dall’adescamento di minore a produzione e detenzione di materiale pornografico.