Asti – Continua il calvario giudiziario e fallimentare per le ex aziende del gruppo Montante (nella foto Antonello Montante): acquisita all’asta la Msa da investitori lombardi dopo l’affitto del ramo d’azienda, per l’Htm (Hasta Magi tecnologie) sarebbe pervenuta un’offerta di rilancio da parte di una società riconducibile alla vecchia proprietà. La conseguenza è il rischio in futuro di una perdita delle commesse di Msa, la cui attuale proprietà intendeva tenere unita ad Htm. A sollevare la questione una lettera spedita dalla Fiom Cgil al curatore fallimentare, l’avvocata Sabrina Gonella, ma anche al prefetto Alfonso Terribile, al sindaco Maurizio Rasero e al presidente della Provincia Paolo Lanfranco, dove si legge: “Non siamo abituati a intervenire in questioni riguardanti l’assegnazione di società fallite ma in questo caso riteniamo di doverlo fare per tutelare otto famiglie (i dipendenti della Htm sono infatti otto; n.d.r.) visto che i lavoratori hanno già pagato duramente in passato per scelte non loro”. Il riferimento è ai ritardi prima del fallimento nel pagamento di stipendi ma anche di altre voci previste dal contratto. Rivolgendosi al curatore, la Fiom afferma di aver saputo di un’offerta di rilancio da parte di persone in qualche modo legate alla vecchia proprietà di cui non si fidano.