Valenza – Quel tatuaggio con la svastica nazista non c’è più e Sabrina Deambrogi ha dichiarato che è stato uno scherzo, che non è nazista e che ha perfino un figlio iscritto al Pd. La signora Deambrogi, che alle elezioni di Valenza corre nella lista di Alessandro Deangelis “La città che vogliamo”, un movimento civico di centrodestra, scrive su facebook di non appartenere a nessuna area neo-nazista: “Quel tatuaggio lo feci in passato forse incoscientemente” ma, evidentemente, ha lasciato il segno, se la signora che lo portava, forse con un pizzico di leggerezza, oggi ha deciso di cancellarlo. Imbarazzato il candidato sindaco Deangelis che dichiara ad una radio locale: “Il nazismo? Si immagini che sul simbolo ho scritto Centro in grande e Destra in carattere Arial 8. Certo che sapevo di quel tatuaggio, ma Deambrogi lo ha tolto un paio di anni fa. Immagini che al suo posto adesso ha una mezza luna. Conosco direttamente tutti i miei candidati e questa ragazza mi ha detto subito dei suoi trascorsi in Casapound, durati un anno solo”. La sinistra non è stata certo a guardare e in una nota il Pd valenzano scrive: “Chiediamo al candidato sindaco Deangelis di prendere le distanze immediatamente. Non è possibile che chi sfoggia con tale noncuranza un simbolo nazista possa concorrere a far parte del Consiglio Comunale”. Anche la Lega si smarca e col segretario cittadino manda un messaggio inequivocabile al candidato sindaco Deangelis: “La nostra è una condanna senza se e senza ma per un’ideologia finita […]. Il nazismo e la sua simbologia sono stati sconfitti 75 anni fa e sono finiti nella cloaca della storia tra le aberrazioni del genere umano. In nessun modo sono giustificabili o ammissibili. Ci aspettiamo che Deangelis e i componenti delle liste che lo sostengono prendano le distanze”. La diretta interessata aggiunge: “Tengo a ribadire che la polemica è sterile e falsa, su un passato che non mi appartiene e che rinnego con forza”. Il candidato sindaco la difende a spada tratta: “La Deambrogi è un’attiva animalista, si dedica molto al volontariato – ha detto Deangelis –, tra i miei candidati ci sono nipoti di partigiani, la figlia di una coppia che è stata la prima unione civile tra donne a Valenza, e un altro che ha un lignaggio ebraico, si figuri se possiamo essere nazisti. Mio padre è stato per anni vicino al Pci”. Insomma la bagarre esplosa dopo la pubblicazione di alcune foto di qualche anno fa che ritraggono la diretta interessata con quel tatuaggio sul petto se non altro hanno sollevato un polverone che ha fatto conoscere molto bene una candidata di Valenza che ha inevitabilmente acquisito una notevole notorietà. Forse è stato solo uno stratagemma nell’ambito della campagna elettorale. Forse anche una leggerezza, ma certamente non si può dire che Sabrina Deambrogi sia una pericolosa nazista. Non ci crede nessuno. Piuttosto bisogna riconoscere che il risultato è stato eccellente: la signora Deambrogi è ormai un personaggio di primo piano della politica valenzana, ormai la conoscono tutti e pare stia riscuotendo molta simpatia fra la gente. Ed essendo candidata questo non guasta.