Favara (Agrigento Notizie) – Avrebbe dovuto essere il simbolo dell’accoglienza e della fraternità. In realtà, di recente, s’era trasformato nell’esempio concreto dell’incuria e dell’abbandono. Perché di quel peschereccio – il “Peskador” – ottenuto in affidamento dalla Procura della Repubblica dai frati minori di Favara nessuno sembrava occuparsi più. Stanotte, è stato incendiato (nella foto a destra i resti carbonizzati). E non ci sono dubbi sulla natura dolosa delle fiamme. È accaduto tutto in piazzale Belvedere a Favara. Erano le tre circa quando alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco risuonava l’Sos e subito i pompieri si precipitavano. Ma non c’è stato molto da fare per quella “carretta del mare”: un’imbarcazione utilizzata dai migranti per arrivare fino alla costa agrigentina. Delle indagini – ma non ci sono dubbi sulla natura dolosa – si stanno occupando i carabinieri della tenenza di Favara, coordinati dal comando compagnia di Agrigento. Non dovrebbe essere stato un raid vandalico e meno che mai – ma spetterà all’inchiesta mettere dei punti fermi – un gesto di intolleranza verso i migranti e verso il fenomeno dell’immigrazione. Il gesto ha però danneggiato un “monumento pubblico a carattere umanitario che simboleggia la solidarietà, l’accoglienza e l’integrazione fra gli uomini e i popoli del mondo”. Perché così aveva scritto e sottoscritto – era il giugno del 2016 – il sindaco Rosario Manganella quando Favara “adottava” la “carretta”.