Viserbella di Rimini – Continua a tenere banco il caso verificatosi in provincia di Rimini, dove il gestore di un locale avrebbe chiesto “scusa” a Benito Mussolini dopo aver servito dei clienti di colore. O almeno questa è la versione di Adjisam Mbengue, secondo cui l’uomo avrebbe preso l’ordine e poi si sarebbe girato verso un quadro di Mussolini e avrebbe detto “scusa Benito”. Ci sono però diverse cose che non tornano, a partire proprio dal quadro: a La Stampa il gestore ha assicurato che il quadro non esiste, bensì si trattava di una cassa di vini col volto di Mussolini. “Non sono di destra – ha dichiarato – per me va bene chi vince le elezioni. Lavoro 18 ore al giorno e non posso permettermi il lusso di perdere un tavolo con 12 persone”.
Poi la ricostruzione di quanto accaduto: “Mi chiamavano con insistenza, a un certo punto ho allargato le braccia verso quella immagine. Avevo la mascherina, non possono aver capito quello che ho detto”. Il gestore non è pentito e non ha intenzione di scusarsi: “Non mi ritengo fascista, ma credo nella patria che non c’è più. Quella signora è del Pd, ha montato il caso per ragioni politiche. Mica le ho detto ‘brutta scimmia torna a mangiare le banane in Africa’”.