Modena – Nudo nella fontana del Graziosi: ecco l’immigrazione amata dal Pd. Un Pd che, pur di provocare per avere visibilità, appoggia qualsiasi fesseria che, il più delle volte, offende la sensibilità della gente, di quel popolo che i post comunisti dicono di avere tanto amato. Ma ora la musica è cambiata, i loro nuovi amici sono loro, i migranti, di tutti i colori, e per loro bisogna chiudere un occhio. Anzi, tutt’e due. Poverini, sono provati dal viaggio, hanno abbandonato la famiglia in mezzo alle guerre e alle torture, sono fuggiti da quelle atrocità per cui -fregandosene degli altri che sono rimasti: anziani, donne, bambini, mogli, genitori – hanno pagato cinquemila euro e sono saltati su un barcone alla volta di Lampedusa magari scortati da una motovedetta tunisina. Vengono qui da noi credendo di essere in Congo o in Nigeria, mentre stavolta siamo nella civilissima Modena dove un uomo di colore, dopo essersi spogliato nudo, ha fatto il bagno in pieno giorno nella fontana del Graziosi nel centro della città emiliana. Naturalmente nessuno gli ha detto niente e, davanti ai modenesi presenti, bambini compresi, è uscito come mamma l’ha fatto, si è asciugato, poi vestito e, come se niente fosse, se n’è andato via. Non un vigile urbano, non un carabiniere o un poliziotto che lo abbia fermato e multato, dopo avergli preso le generalità ed averlo identificato. Ma in Emilia comandano quelli del Pd e se la stessa cosa l’avesse fatta chi scrive, sarebbe finito in questura con le manette. Il codice penale parla chiaro: per atti osceni in luogo pubblico è prevista una multa da tremila a cinquemila euro e la reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi, se il fatto è commesso nelle vicinanze di luoghi frequentati da minori. E ancora, urinare in strada dovrebbe comportare una multa fino a diecimila euro. Questo è stato l’ennesimo sfregio alla città e a tutti i modenesi che in quella fontana si riconoscono. Un simbolo dell’identità modenese.