Alessandria – Dopo 14 anni c’è un arresto per l’omicidio di Altagracia Corcino Gil, la prostituta dominicana di 31 anni legata e uccisa nel suo appartamento di Via Parma, ad Alessandria il 29 giugno del 2006. Si tratta di un alessandrino di 47 anni, Andrea Casarin, oggi residente in provincia di Pavia, che all’epoca dei fatti aveva 33 anni, le cui impronte sono state rinvenute nell’edificio in cui viveva la donna – che si era trasferita da Pavia pochi mesi prima – e sul nastro con cui è stata legata. Un po’ poco per stabilire se l’arrestato sia veramente l’assassino. Il caso è stato riaperto solo pochi giorni fa e i carabinieri del Comando provinciale di Alessandria agli ordini del colonnello Michele Angelo Lorusso nel pomeriggio di oggi hanno proceduto all’arresto. La donna fu legata e strangolata, la vena giugulare tagliata alla base del collo. L’inchiesta all’epoca dell’omicidio non aveva prodotto nessun risultato utile all’identificazione dell’autore del reato, nonostante i rilievi effettuati avessero consentito di trovare alcune tracce di Dna e varie impronte digitali. La svolta c’è stata negli ultimi mesi grazie al riscontro tra la banca dati Afis, il Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte che consente di effettuare una ricerca rapida ed efficace in virtù dell’archivio delle persone sottoposte ai rilievi segnaletici. Così è stato possibile stabilire che cinque anni dopo il delitto Andrea Casarin era stato arrestato all’aeroporto di Malpensa mentre era in attesa di un corriere con sei chili di cocaina da Santo Domingo. La riapertura del caso avrebbe consentito di trovare un mozzicone di sigaretta contenente materiale genetico dell’uomo, compatibile con quello estrapolato sulla scena del crimine. Ma anche in questo caso si tratta solo di un indizio.