Cuneo – Con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata su minore un uomo di 64 anni, dell’hinterland di Cuneo si trova da alcuni giorni agli arresti domiciliari; per lui e la moglie sessantenne il gip del tribunale ha disposto il divieto di avvicinamento a meno di 200 metri e quello di comunicare in qualsiasi forma con le due figlie e alcuni parenti e conoscenti.
Complessa e delicata l’indagine.
Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, l’uomo avrebbe sottoposto le due figlie ad anni di violenze e vessazioni, fin da quando erano piccole e frequentavano le Elementari: insulti, minacce, le bimbe lasciate fuori casa a notte fonda per punizione oppure chiuse in una cantina senza luce tutto il giorno, ma anche fatte mangiare per terra.
Gli accertamenti della polizia erano iniziati a dicembre, coordinati dal sostituto procuratore Marinella Pittaluga, dopo alcune segnalazioni riguardo ad una cascina nell’hinterland cuneese.
È stata una delle figlie che, avvicinata dai poliziotti, ha raccontato al personale specializzato insieme a una psicologa anni di soprusi, ingiurie, prevaricazioni e abusi. Sono seguiti accertamenti e verifiche. Che hanno portato alla scoperta di violenze nei confronti delle bimbe sin da quando erano bambine con notti passate all’aperto in un campo per un pasto non consumato, chiuse in una cantina senza illuminazione per ore, obbligate a mangiare per terra, per umiliarle.
Le sorelle, in periodi diversi, erano scappate di casa. Ora sono maggiorenni e non hanno più rapporti con i genitori, ma le indagini proseguono anche su un altro filone: il sospetto di abusi sessuali da parte dell’agricoltore su almeno un ragazzino, forse di più. Sono state raccolte dalla polizia decine di testimonianze e ricostruiti episodi del passato, alcuni dei quali già in prescrizione.