Varallo Sesia – La Rsa Casa Serena di Varallo Sesia, nel vercellese, è una struttura modello. Non ha avuto casi Covid e per questo è finita sui tg che ne hanno parlato come di un esempio virtuoso.
Eppure mentre altre Rsa hanno mostrato spiragli sulle visite agli anziani nel dopo Covid loro no.
“Siamo costretti a vedere i parenti per mezz’ora alla presenza di un’operatrice. I nostri anziani vorrebbero parlarci in intimità ma non possono” dicono alcuni familiari degli ospiti.
Aver conquistato 30 minuti a settimana è il risultato di proteste e scambio di email, tramite avvocato, con l’Asl.
“Qualcosa si è mosso dato che dal 9 giugno mi avevano fissato una nuova visita al 27 luglio. Avevamo ottenuto una visita ogni 15 giorni e ora una volta ogni 7, ma con la presenza di una Oss. La Rsa ha un giardino ampio che si presta ai colloqui: perché è stato aperto solo agli autosufficienti?” racconta un parente.
E poi il personale: “Il servizio infermieristico notturno si interrompe alle 22 e rimane una Oss per 50 persone dalle 22 alle 6. Senza contare la mancanza di garze e bombole che terminano l’ossigeno». “Capisco i familiari che vorrebbero riabbracciare i parenti, ma c’è in ballo la sicurezza. Bisogna tenere alta la guardia: Casa Serena ha mantenuto standard alti e zero casi covid. Ci vuole pazienza e buon senso. Le Oss nei colloqui servono a evitare i contatti, non per ascoltare i discorsi” ha dichiarato il sindaco di Varallo, Eraldo Botta che sulle segnalazioni specifica : “C’è difficoltà a reperire personale qualificato. Sulle mancanze, invito a denunciare i casi specifici”.