Milano – È stato condannato a 24 anni di carcere Ousseynou Sy, il senegalese di 48 anni che nel marzo 2019 aveva sequestrato un bus con una scolaresca in gita e lo aveva dato alle fiamme a San Donato Milanese, rischiando di uccidere 51 alunni, i loro insegnanti ed una bidella.
A salvare la scolaresca era stato il coraggioso tentativo di due ragazzi di chiamare aiuto, e l’immediato intervento dei carabinieri.
Sequestrò l’autobus e lo cosparse di benzina
Era la mattina del 20 marzo 2019 quando Ousseynou Sy, dopo anni di rigoroso ed impeccabile lavoro come autista di autobus, aveva deciso di sequestrare i bambini che erano sull’autobus che stava guidando, insieme a due docenti.
Minacciando i presenti con un’arma da fuoco aveva costretto tutti a consegnare i cellulari, e poi aveva cosparso il bus di benzina. Un giovane, aiutato da un compagno di classe, aveva finto di non avere il cellulare, che aveva nascosto sotto il sedile, ed era riuscito a telefonare e dare l’allarme. In pochi minuti diverse volanti dei carabinieri si erano precipitate sul posto in cui si era fermato il bus, permettendo ai piccoli di essere salvati e fermando l’uomo.
Cittadinanza italiana a Ramy
In seguito, il coraggio e la tempra di uno dei due ragazzi, Ramy Shehata, era stato riconosciuto. Il ragazzo, nato in Italia ma di origini egiziane, ha ottenuto la cittadinanza prendendo in considerazione i suoi “meriti speciali”.
Dopo l’arresto, Sy aveva spiegato di aver agito che forma di protesta nei confronti delle politiche migratorie, e di aver voluto attirare l’attenzione con un gesto di violenza.
È stato condannato per eversione e per sequestro a scopi terroristici.