Casale Monferrato – “Una situazione disperata, all’orizzonte non c’è soltanto il taglio pesante dei posti di lavoro. In ballo c’è il futuro stesso dello stabilimento”. Sono le parole di Luca Quagliotti, segretario della Camera del Lavoro di Asti, il riferimento è alla situazione della Bcube, azienda che nacque a Casale Monferrato nel 1952, e che ha una sede anche a Villanova d’Asti, grazie alla famiglia Bonzano.
Inizialmente l’azienda si era dedicata alla lavorazione del legno. Negli anni del boom la crescita, velocissima, con la svolta verso l’imballaggio, sul trasporto e sulla spedizione in ambito automotive. Un’espansione continua, con ramificazioni verso l’alimentare, con l’acquisizione nel 2015 del ramo logistico della Granarolo, il tessile e la moda.
Nel 2016 il gruppo contava 110 sedi nel mondo e circa quattromila dipendenti.
Adesso c’è il bivio degli esuberi: 210 lavoratori che rischiano di restare a casa allo scadere di una commessa Fca, prevista per fine mese. 210 su 380.
Nei giorni scorsi i dipendenti hanno accesso 210 lumini, uno per ogni esubero. Le fiammelle componevano una scritta: “Grazie Bonzano”.
“Finora abbiamo agito con grande senso di responsabilità anche se abbiamo ancora arretrati del 2019. Sia Fca sia BCube devono dare risposte sul futuro. Dietro 210 lavoratori ci sono tante famiglie” il commento dei sindacati.
La trattativa tra Bcube e Fca è stata sospesa venerdì scorso, con le parti piuttosto lontane. Fca si sarebbe detta disponibile alla proroga di un anno, Bcube vorrebbe un contratto triennale con la modifica delle attuali condizioni economiche.
I sindacati hanno già mandato una delegazione a Torino per chiedere l’intervento del presidente della Regione Alberto Cirio e insistono per ottenere la convocazione di un tavolo ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico. Da oggi dovrebbe avviarsi una trattativa non-stop fino a mercoledì tra le due multinazionali. I lavoratori avevano già deciso uno sciopero a partire da mercoledì ma la protesta è momentaneamente sospesa “in attesa di conoscere il risultato dell’incontro tra i due gruppi” come sottolineato dalla Cgil.
Intanto a Casale, oggi, sciopereranno i dipendenti della Cerutti che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Vercelli, lasciando a casa 163 persone.
Un’altra azienda storica in crisi, dopo Pernigotti ed ex Ilva di Novi Ligure, in un’area di Piemonte dove i numeri della disoccupazione hanno raggiunto livelli allarmanti.