S’è svolto giovedì, in Prefettura, l’attesissimo incontro in Prefettura sul “caso” della BCUBE di Villanova d’Asti. Come è noto, l’appalto di FCA con BCUBE scadrà il 30 giugno prossimo e coinvolgerà circa 210 lavoratori. Nelle scorse settimane la BCUBE ha, infatti, annunciato le proprie difficoltà ad avere un’interlocuzione con FCA in merito appalto per la gestione logistica di alcuni prodotti del gruppo italo-statunitense con sede legale e fiscale in Olanda. Come CGIL abbiamo immediatamente attivato i canali istituzionali necessari, che hanno prodotto l’incontro ufficiale di giovedì in Prefettura. In tale sede, BCUBE ci ha informato di aver ricevuto un’offerta da FCA, che non ritiene percorribile per la durata – vale a dire un anno – né tantomeno per la sostenibilità economica. BCUBE ha, dunque, formulato a FCA una controproposta. Come CGIL abbiamo espresso la fortissima preoccupazione per l’ormai imminente scadenza dell’appalto con FCA, che determinerà l’esubero di 210 posti di lavoro, manifestando il rischio reale di mettere a repentaglio il futuro produttivo dell’intero sito di Villanova d’Asti, stabilimento che, tra lavoratori diretti ed indiretti, occupa circa 380 persone. La CGIL ritiene fondamentale rinnovare l’appalto con FCA, per tutelare i lavoratori ed evitare che BCUBE riduca l’interesse e la propria presenza all’interno dell’impianto di Villanova d’Asti, lamentando altresì la mancanza di un piano industriale e di un’alternativa per il rilancio del sito stesso al fine di garantire occupazione e tutele ai lavoratori coinvolti. Dopo l’incontro in Prefettura, BCUBE ha annunciato un probabile incontro con FCA la prossima settimana. Venerdì si sono svolte due assemblee tra i lavoratori di BCUBE, nella sede di Villanova, nel corso delle quali si è deciso di intraprendere azioni di protesta e di mobilitazione. La prima, mercoledì 3 giugno prossimo: alle ore 21 verranno accesi, nei piazzali della BCUBE di Villanova d’Asti e di Casale, 210 lumini, quali simbolo della morte di 210 posti di lavoro. La mobilitazione proseguirà nelle settimane successive con altre manifestazioni e iniziative, compresa la mobilitazione dei lavoratori, per garantire la sopravvivenza del sito e dei posti di lavoro.