Ovada (Anna Briano) – Dopo il post del professor Vittorio De Pra’, insegnante di matematica all’istituto superiore Barletti, ex assessore a Molare ed ex iscritto al Pd, che pochi giorni fa ha rivolto insulti sessisti su Facebook alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, è scoppiata l’ennesima lite fra i nipotini del Grillo e quelli di Palmiro. I commenti del professore, tra i tanti “incriminati” e finiti anche sotto la lente degli investigatori che hanno assegnato la scorta all’avvenente ed inrossettata ministra del Movimento 5 Stelle, erano in calce ad una sua foto. Francamente il commento è di cattivo gusto: “Una grillina ed è un insulto peggiore che essere definita p…” dove per p… si intende certamente “giovane scarsamente illibata”.
De Prà ha chiesto scusa dicendo che quello che ha fatto è stato un gesto motivato da un momento di esasperazione dovuto al lockdown. E se i nipotini del Grillo chiedono la testa del docente, che il concorso l’ha fatto e regolarmente superato, il professor Massimo Arcangeli si scaglia contro la ministra grillina dandole della copiona.
Massimo Arcangeli, romano, è docente di linguistica italiana alla facoltà di lingue e letterature straniere all’Università degli Studi di Cagliari, componente del collegio di dottorato in linguistica Storica e Storia Linguistica Italiana dell’università La Sapienza di Roma, nonché autore di ben 21 libri. Senza mezzi termini, nel corso di una chiacchierata col giornalista Gianluigi Nuzzi, ha definito la Azzolina una copiona: “Ha copiato il 20% delle tesi”.
Da parte sua Gianluigi Nuzzi ha spiegato: “Quando la Azzolina non era ancora Ministro presentò un elaborato dove c’erano molte scopiazzature senza virgolette”. Indiscrezioni che hanno spinto il linguista a polemizzare con la ministra sei mesi fa. Questa volta però Arcangeli ha approfondito la cosa andando a studiarsi le tesi di primo e secondo livello e del percorso SIS elaborata dalla Azzolina, e ha detto: “Ho approfondito il contenuto delle sue tesi perchè dopo la prima indagine sulla SIS ho voluto approfondire se ci fossero brani copiati e ne ho trovato 10 copiati di sana pianta. La ministra Azzolina era abituata già allora a scopiazzare. In tutti e tre i lavori la procedura è la stessa, cambia la consistenza”. A questo punto Nuzzi incalza: “Lei mi sta dicendo che su un lavoro di 40 pagine almeno il 20% delle frasi dell’allora aspirante dirigente scolastica Lucia Azzolina erano copiate?”. Il linguista replica convinto e sicuro: “Assolutamente sì. Allora la SIS prevedeva il tirocinio oppure di fare una tesi di analisi teorica. Bene, l’introduzione è copiata per una percentuale del 50% che si riduce del 20% se consideriamo il totale”. Nuzzi però tiene a precisare: “Mi dissocio, lei si assume la responsabilità. Io non voglio cause”, ma Arcangeli non teme nessuno e replica fermamente: “Due tesi reali e il terzo lavoro è una tesi Sis. L’onorevole ha fatto sue in quella tesi per la Sis 1.422 parole: il 17,83% del totale copiato. A questo totale – continua il professore romano su Instagram – si aggiunge che, se io mi attengo alle prime tre pagine dell’elaborato, questa percentuale sale al 50%. Le pagine introduttive sono copiate, lavori che non ritrovo né in nota e nemmeno nella bibliografia finale”.
L’accusa di copiona rivolta alla bella Azzolina era partita a gennaio dalle pagine de La Repubblica quando lo stesso Massimo Arcangeli posto la sua attenzione solo sulla tesina finale della ministra grillina per la Scuola di specializzazione (Ssis) che abilita all’insegnamento alle secondarie superiori per l’abilitazione all’insegnamento siano stati copiati. Anche in quel caso, secondo La Repubblica, la Azzolina avrebbe copiato interi passi di altre pubblicazioni senza virgolettarle e senza citarle nella bibliografia. In particolare, Arcangeli, dichiarava che “più o meno la metà” di quello che è scritto nelle prime tre pagine – le uniche disponibili online del suo lavoro – è il risultato di un plagio”. In particolare, i testi contestati rispetto al lavoro di 41 pagine sono tre: il primo è preso dal “Dizionario di psicologia” di Galimberti, il secondo che riguarda il ritardo mentale è tratto dal “trattato italiano di psichiatria” edito da Masson nel 1992 e il terzo è una ripresa del “Diagnostic and statistical manual of mental disorders”. Secondo Arcangeli si tratta di paragrafi presi da manuali specialistici, senza citazioni, facendoli così passare per propri: “Passaggi saccheggiati senza essere nemmeno menzionati”.
Certo che i nipotini del Grillo sono dei fenomeni: dopo Bonafede e Di Maio, ora la Azzolina.
Se questo è il nuovo che avanza… avanza!