Milano (Federico Ferrari) – La trappola dell’accordo Franco-Tedesco sul “regalo” – che regalo non è – di 100 miliardi di Euro all’Italia ha determinato il boom del Btp Italia 2020 dopo tre giorni di collocamento, con richieste per 14 miliardi di euro. Nelle ultime ore di emissione dedicato ai piccoli investitori le domande si sono attestate a 5,21 miliardi, che si aggiungo agli 8,79 miliardi raccolti tra lunedì e martedì. Domani, ultimo giorno di operazioni, sarà il turno degli investitori istituzionali. Il titolo continua ad attirare l’interesse dei piccoli risparmiatori, attratti dalla cedola minima dell’1,4%, dal premio dell’8 per mille per chi terrà il titolo fino a scadenza, dall’assenza di commissioni bancarie e dalla tassazione agevolata al 12,5%.
Spread freddo
Oggi lo spread tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi ha aperto a 212 punti per poi chiudere, sostanzialmente stabile a 213. A raffreddare il differenziale, l’accordo franco-tedesco sul recovery fund (che per noi è una trappola perché quei soldi dovremo renderli) e appunto il buon risultato del collocamento del Btp Italia. Le Borse europee, dopo un avvio debole, hanno recuperato nel finale. In positivo Milano (+1,05%), Francoforte (+1,34%), Londra (+1,08%), Parigi (+0,87%) e Madrid (+1,27%). Sul fronte valutario è in rialzo l’euro sul dollaro è in ripresa a 1,098 a Londra.
Sempre più legati al cappio dell’Ue
La disinformazione massiccia di giornali e Tv ha fatto credere a noi italiani, che siamo evidentemente considerati un popolo di idioti, e forse li siamo davvero, che Macron e Merkel stanno per regalare 100 miliardi all’Italia. Questo è impossibile per una serie di ragioni: innanzi tutto perché nessun trattato europeo prevede interventi di questo tipo e poi perché nessuno a Bruxelles ha parlato di regalo. Si tratta di un prestito che ci lega ancor di più ad un’Europa che vuole distruggerci. Tuttavia è proprio questa falsa notizia ad aver spinto la vendita dei bond italiani, i nostri Bpt che, poco prima dell’avvio della Fase 2, quella destinata solo ed esclusivamente agli investitori istituzionali, sono indicizzati ad un tasso cedolare definitivo dell’1,40%.
Inizia il collocamento
A confermarlo è stato stamane il Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite il classico e sempre atteso comunicato stampa pubblicato sul suo sito ufficiale. Ora, dalle 10:00 alle 12:00, prenderà il via la Fase 2 del collocamento nella quale toccherà agli investitori istituzionali dimostrare il proprio interesse nei confronti del titolo di Stato pensato per far fronte all’emergenza coronavirus.
Cedola minima all’1,40%
Soltanto qualche settimana fa, il Tesoro ha fornito informazioni e dettagli aggiuntivi sul titolo di Stato tanto atteso dai risparmiatori e dagli investitori. Più nello specifico, il Ministero ha confermato l’inizio dell’emissione il giorno 18 maggio, quando come di consueto è partita la fase dedicata al pubblico retail. Questa, però, non è stata l’unica data da seguire con attenzione. Prima di procedere all’emissione, nella giornata di venerdì 15 maggio, il Ministero ha pubblicato la cedola minima del BTP Italia (sulla base della quale è stata poi calcolata la cedola definitiva) che si è attestata all’1,4%.
Il confronto con la cedola del BTP Italia 2019
L’ultima emissione del BTP Italia ha preso il via lo scorso ottobre. In quell’occasione, il Ministero ha comunicato al mercato un tasso cedolare minimo garantito dello 0,6% al quale ha fatto poi seguito un tasso definitivo dello 0,65%. Come molti avevano previsto, la cedola definitiva del BTP Italia 2020 è risultata di gran lunga più elevata.