Alessandria – Resistenza, minacce a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, sono le accuse che sono costate l’arresto, da parte della Polizia di Alessandria coadiuvata dalla Stradale di Acqui Terme, per un cinquantatreenne residente nel capoluogo piemontese, Paolo D’Amico.
Il fatto è accaduto di notte. Intorno alle due e mezza un equipaggio della Squadra Volante, durante un normale servizio di controllo del territorio, aveva notato nella zona Industriale D3, in via dell’Industria, una Mini Club Man con motore acceso e fari anabbaglianti in funzione.
Subito erano scattati i controlli da parte degli agenti che avevano rilevato il solo D’Amico all’interno dell’auto.
L’uomo, su specifica richiesta da parte degli agenti di giustificare la sua presenza anche per le restrizioni anti Covid, aveva risposto che era uscito di casa per fare benzina, esibendo, a giustificazione di quanto asserito, uno scontrino di rifornimento che indicava le dieci di sera del giorno precedente.
Constatata la mancanza di una motivazione giustificativa plausibile, i poliziotti avevano proceduto a multare l’uomo che dapprima si era mostrato insofferente per la sanzione ricevuta e poi, dopo aver strappato di mano la carta d’identità dalla mani di un agent, era salito rapidamente in auto e si era dato alla fuga.
Era così iniziato un inseguimento ad altissima velocità che si era poi concluso con D’Amico che andava a sbattere con la sua Mini contro un’auto in sosta in via Raschio, zona Villaggio Europa.
L’immediato intervento delle Volanti alessandrine, coadiuvate dalla Stradale di Acqui Terme, giunta nel frattempo, impedivano all’uomo di scappare a piedi.
Alla fine D’Amico era stato bloccato, non prima di aver preso a calci e testate alcuni agenti, aver strappato la mascherina ad uno di loro e averne aggredito un altro mentre si trovava in Questura.
Il cinquantatreenne è stato, così, arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, nonché deferito all’Autorità Giudiziaria per il rifiuto di sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico.
Dell’avvenuto arresto era stato immediatamente avvertito il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria che ne disponeva il trattenimento nelle Camere di Sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del rito per direttissima nel corso del quale è stato convalidato l’arresto ed emessa la condanna alla pena di nove mesi di reclusione per patteggiamento con sospensione condizionale della pena ed immediata liberazione.