Mondovì – Ancora una Rsa del Piemonte in cui si è registrato un numero elevato di morti. Si tratta dell’istituto “Sacra Famiglia” di Mondovì sul quale, nelle scorse ore, è stata avviata un’inchiesta da parte della magistratura per il reato di “epidemia colposa”.
Come riferito stamane, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della struttura, Diego Bottero, e dal direttore sanitario, Domenico Clerico, nel solo mese di aprile nella casa di riposo del capoluogo monregalese si sono verificati 27 decessi: 23 di essi sono legati alla positività degli anziani al Covid-19, 12 morti in ospedale e 11 in struttura.
Nello specifico, nel primo trimestre del 2020 erano deceduti dodici ospiti, mentre in meno di trenta giorni il numero è più che raddoppiato.
Un’evoluzione davvero preoccupante anche se uno scenario simile era immaginabile già a fine marzo quando gli esiti dei tamponi eseguiti su tutta la “popolazione” dell’RSA avevano rivelato la presenza del Coronavirus in 52 persone, escludendo dal computo il personale.
Per quanto riguarda i lavoratori, attualmente il “Sacra Famiglia” può contare sull’apporto di 35 oss su 50, poiché gli altri 15 non sono ancora stati sottoposti al tampone di controllo.
Soltanto quando questo sarà effettuato e se darà esito negativo, si potrà pensare a un loro reinserimento nell’organico.