Alessandria (a.g.) – In Piemonte potrebbe esserci un ceppo autoctono del coronavirus comparso proprio nella nostra provincia. Infatti per gli ultimi tamponi non è più stato possibile ricondurre il contagio a quello della Lombardia. Nella nostra regione i decessi sono 5, tutti in provincia di Alessandria (2 ad Alessandria, 2 a Novi e 1 a Tortona). I casi di contagio sono attualmente 166 (34 Alessandria, 47 Asti, 5 Biella, 1 Cuneo, 5 Novara, 35 Torino, 1 Verbania, 8 Vercelli, 13 Verbano Cusio Ossola 13), 27 in rianimazione (Alessandria 1, Asti 6, Maria Vittoria di Torino 1, Vercelli 6, Tortona 6, Molinette di Torino 3, Biella 1, Martini di Torino 1, Cuneo 1, Mauriziano di Torino 1).
Regione Piemonte “Zona Gialla”?
Finora sono 893 i tamponi, 623 dei quali risultati negativi. Inoltre, per consentire maggiore tempestività degli interventi, i laboratori piemontesi sono stati abilitati alla diagnosi definitiva della positività dei campioni. Al momento restano 64 posti disponibili nelle terapie intensive degli ospedali piemontesi. A proposito del “ceppo alessandrino” l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha dichiarato: “È come se la catena si fosse spezzata, non siamo più riusciti a risalirla. Lo abbiamo subito comunicato al governo che può decidere di considerare la Regione Piemonte zona focolaio e dichiararla zona gialla”.
Dalla Regione, più medici e più risorse a famiglie e aziende
Intanto da Torino fanno sapere che la Regione si accinge ad assumere molti medici mentre il governatore Alberto Cirio, in attesa del decreto del governo previsto per martedì 10 marzo, nella videoconferenza stampa di ieri ha annunciato di aver sbloccato 400 milioni destinati alle famiglie in grave disagio, specialmente quelle con bimbi piccoli a casa da scuola, e a un migliaio di aziende che potranno beneficiare dell’immediata sospensione dei mutui che hanno con Finpiemonte, per circa 120 milioni di euro. Inoltre la Regione provvederà a sbloccare pagamenti per 200 milioni su un totale di 500 milioni nei confronti dei fornitori. Non è finita perché da giovedì 13 marzo sarà operativo un fondo di garanzia per 53 milioni di euro a favore delle aziende che necessitano di liquidità urgente. Tutto ciò mentre 7 milioni di euro sono già stati impegnati per la promozione dell’immagine del Piemonte all’estero quando terminerà l’emergenza.
Il “Caso Esselunga” e i provvedimenti della prefettura di Alessandria
Nell’incontro che si è svolto ieri sera in prefettura ad Alessandria, si sarebbe valutata l’ipotesi di contingentare l’afflusso dei clienti dei negozi facendoli entrare a gruppi. Tutto ciò mentre Esselunga, nonostante si confermino i casi di coronavirus che ha colpito tre cassiere attualmente in malattia, ha riaperto il supermercato e non ci è dato sapere quali provvedimenti intenda prendere la direzione di Alessandria per fronteggiare la situazione.
Per quanto riguarda poi certi “Leoni della Tastiera” su Facebook, e non solo, sarebbe meglio che, almeno in circostanze come queste, evitassero di essere gli idioti di sempre. Ne va del bene di tutti (anche del loro) e tutti devono contribuire a fare emergere la verità.
A questo proposito sono d’accordo con Alexandre Dumas (figlio) quando scrive: “Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa”.
AGGIORNAMENTO IN PIEMONTE ALLE ORE 14:00
- CASI POSITIVI 207
- OSPEDALIZZATI 148, di cui 38 in Terapia intensiva
- DECESSI 5
- ISOLAMENTO DOMICILIARE 54
- TAMPONI ESEGUITI 1046
- TAMPONI NEGATIVI 713